
I sette chili di hashish scoperti dagli agenti della Squadra Mobile ad Ancona
Ancona, 14 febbraio 2025 — In totale 70 panetti, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e 610 euro come provento dell’attività di spaccio. Un 57enne tunisino procedeva così, nella sua casa nel centro di Ancona, per confezionare l’hashish da rivendere poi ad altri persone. Ora però è finito nei guai dopo il blitz della sezione antidroga della Squadra Mobile dorica, intervenuta nella sua abitazione per un controllo.
Secondo il racconto degli agenti della Questura l’uomo, in preda al panico, ha spintonato le forze dell’ordine alla loro vista, gettando uno zaino (poi recuperato) fuori dalla finestra. All’interno, i poliziotti hanno trovato oltre 66 panetti di hashish.
Altri quattro dello stesso stupefacente sono stati scoperti all’interno dell’auto dell’uomo, nascosti nel bracciolo anteriore. Tutti elementi, compreso il materiale per il confezionamento, che hanno fatto scattare l'arresto in flagranza del 57enne, accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico pubblico ufficiale. Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di turno, l'uomo è stato quindi portato al carcere di Ancona-Montacuto, in attesa dell'udienza di convalida.
La vicenda si è articolata nell'ambito dei preordinati servizi volti alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti. E segue altre accadute nel capoluogo dorico negli ultimi giorni.
Come quella al porto di Ancona, nella quale la guardia di finanza e i funzionari dell'Ufficio delle Dogane hanno sequestrato oltre 3.500 litri di olii d’oliva e 20 litri di altri prodotti alcolici importati clandestinamente dall’Albania. I contenitori, con dentro i prodotti, erano sprovvisti di qualsiasi documento commerciale di accompagnamento che ne dichiarasse la provenienza, oltre che delle certificazioni sanitarie previste dalla normativa per l’immissione in consumo.
Oltre a questo fatto, due minorenni tunisini sono stati arrestati per aver minacciato un giovane sul treno con un taglierino, rapinandolo di soldi, telefono cellulare, giubbotto e degli altri effetti personali. Uno dei minorenni arrestati, in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri in Italia, al momento dell’arresto, avvenuto in provincia di Ravenna, è stato trovato ancora in possesso del taglierino utilizzato per la rapina e di parte della refurtiva che, essendo stata sequestrata, verrà restituita alla vittima della rapina.