ANDREA
Cronaca

Tommaso Marini è un fenomeno "Credo di aver trovato la chiave"

Anche un mito del fioretto come Daniele Garozzo riconosce il valore dell’atleta anconetano: "E’ eccezionale"

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di Andrea

Pongetti

"Tommaso Marini? Sta tirando da fenomeno, perché effettivamente è un fenomeno". Quando il riconoscimento al valore arriva da un atleta, compagno di squadra ma pure rivale in uno sport come la scherma che resta individuale, il giudizio assume valore doppio: se poi ad esprimere un complimento di questo tipo è un mito del fioretto come Daniele Garozzo, un oro e un argento alle Olimpiadi in carriera, allora non ci si può proprio sbagliare.

Tommaso Marini, è, effettivamente, un fenomeno. In questi giorni ad Antalya, in Turchia, dove si stanno svolgendo i campionati europei, ad accorgersene è stato un po’ tutto il mondo della scherma.

L’argento conquistato sabato dal fiorettista anconetano, battuto in una finale tutta italiana proprio da Garozzo, infatti pesa davvero come un oro: per il talento di Ancona infatti, 22 anni, si tratta della prima medaglia nella rassegna a livello senior; l’oro, inoltre, potrebbe essere stato soltanto rimandato di qualche giorno visto che il programma prevede oggi la gara a squadre dove l’Italia parte inevitabilmente favorita.

Ma intanto, Marini, anche a livello individuale non può essere più considerato una sorpresa.

In questa stagione l’anconetano, tesserato per le Fiamme Oro, aveva già vinto due gare di Coppa del Mondo, la prima a Belgrado ad aprile – un bel regalo per i suoi 22 anni – la seconda in Corea del Sud, preceduta dal 3° posto in Bulgaria a Plovdiv. "Marini è sempre meno una promessa e sempre più una realtà della scherma" aveva sentenziato la Polizia di Stato già dopo il suo primo successo in Coppa del Mondo in Serbia.

Non tutto è stato facile per l’atleta di stanza a Jesi però, che di sacrifici ne ha fatti tanti dagli inizi quando, bambino, aveva scelto la scherma dopo aver provato con il nuoto, iniziando al Club di Ancona prima di passare a Jesi.

Negli anni, Marini è cresciuto nei centimetri, ormai non è lontano dai due metri di altezza, ma è cresciuto soprattutto nei risultati e nella consapevolezza in sé stesso.

"Mi sto ambientando nelle gare della categoria Assoluti – aveva raccontato il mese scorso al Carlino dopo il secondo podio consecutivo in Coppa – Credo di aver trovato la chiave emotiva su come affrontare queste gare dopo una lunga attività nelle categorie giovanili".

Che Marini fosse un talento in grado di inserirsi nella gloriosa tradizione del fioretto marchigiano, lo si era infatti capito già tra i giovani: nel 2016 era stato bronzo ai Mondiali Cadetti, tra il 2018 e il 2019 nella categoria Giovani fra Mondiali ed Europei aveva vinto ben cinque medaglie (tra cui un oro e un argento individuale), senza dimenticare la vittoria nella Coppa del Mondo Giovani 2017-18 e i tanti titoli italiani.

Quest’anno però, per l’ex studente del Liceo Rinaldini di Ancona, ora iscritto all’università di Camerino, c’è stato un deciso cambio di marcia: tre podi con due vittorie in Coppa del Mondo, ora l’argento agli Europei. E non è finita: oggi, infatti, si può sognare ancora. Ancona non può che tifare per il suo campione.