Sanremo, 1 febbraio 2022 - Le pagelle della prima serata di Sanremo 2022 con promossi e bocciati.
La scaletta della seconda serata di Sanremo
Sanremo, gli ospiti delle seconda serata: da Checco Zalone a Laura Pausini
Stefano Vicario: 4
Con invidiabile tempismo il regista riesce a sbagliare le inquadrature più eclatanti: entra Ama e si vede un pezzo del coro. Lauro si battezza e lui inquadra le coriste. Urge un oculista.
Gli autori: 4
Sono una folla, e forse per questo non riescono a mettersi d'accordo su niente, tipo governo delle larghe intese. Gag parrocchiali, battute da scantinato, freddure macilente. E li pagano pure.
Achille Lauro: 5
Forse troppo giovane per conoscere Iggy Pop, di cui ha inscenato la fotocopia: stessi pantaloni, piedi nudi, torso nudo, contorsioni con toccamenti proibiti. Tallone d'Achille.
Gaetano Castelli: 7
Vent'anni di scenografie, qualcuna sbagliata, qualcuna no (quest'anno ottima, un po' Dune, un po' discoteca John Travolta). È il granducato ereditario di Sanremo: gli succede la figlia.
Fiorello: 10
Per il terzo anno Fiore sboccia a Sanremo. È stato vittima di una extraordinary rendition da parte di Amadeus: rapito, incappucciato e portato di forza all'Ariston. Se son rose son fiorite.
Ornella Muti: 6
Sufficienza di stima. Un'attrice non deve essere per forza una tigre del palco. Ma un po' più di energia, di entusiasmo, di vitalità, sarebbe auspicabile. Muti di nome e di fatto.
Amadeus: 8
È l'amico che tutti vorremmo avere, quello che ride a ogni battuta che fai, una spalla naturale che non ti mette in ombra, mentre lui ci resta. È il potere forte di Sanremo.
Maneskin: 9
Hanno fatto risorgere il rock italiano, dominato la scena mondiale, vinto tutto quello che c'era da vincere. Rieccoli sul luogo del delitto. Elementare, Manneskin.
Stefano Coletta: 7
Tutto cambia perché nulla cambi. Come un calligrafo amanuense medievale, il direttore di Raiuno ricopia fedelmente la minuta dell'anno scorso. È il Sanremo della marmotta.