"Al lavoro fino a mezzogiorno Poco dopo il colpo di grazia"

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di Gabriele Bassani

Più rabbia che disperazione ieri sera davanti allo storico stabilimento della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, dove i lavoratori si sono radunati alla spicciolata, grazie al tam tam dei messaggi tra colleghi, ancora increduli per quello che stavano vivendo. Licenziati con un avviso pubblicato sul sito interno aziendale, poche ore dopo avere concluso l’ultimo turno di lavoro. "Sono uscito di qui a mezzogiorno – racconta Luca Ruggiero, di Rho, in Gianetti dal 2005 –. Nel primo pomeriggio arrivano i messaggi dei colleghi. È una cosa incredibile". Vincenzo Fragetta, di Legnano, in Gianetti dal 2006, è l’unico ad avere ricevuto un telegramma dall’azienda: "Hanno già provato due volte a licenziarmi senza riuscirci, forse stavolta volevano essere sicuri", commenta il delegato sindacale.

Tra i primi ad accorrere al presidio dei lavoratori c’è anche il sindaco di Ceriano Laghetto Roberto Crippa: "Quello che sta accadendo non è tollerabile. Non esiste che si trattino così delle persone. Sono lavoratori, sono padri e madri di famiglia, non ho mai visto in vita mia questa totale mancanza di rispetto e chiedo l’intervento di tutte le istituzioni per fermare questo atto di una gravità inaudita", ha dichiarato esprimendo solidarietà ai lavoratori. Roberto Immerso, di Cogliate, in Gianetti dal 1994 è ancora frastornato: "C’erano gli ordini, c’era la produzione che andava, ci chiedevano gli straordinari e stavano programmando i rientri per le manutenzioni già subito dopo Ferragosto per ripartire prima". Una chiusura inaspettata e per tutti i lavoratori, ma anche difficile da inquadrare.

"Alla Harley Davidson, nostri clienti da anni, sono in difficoltà, siamo gli unici a produrre un certo tipo di ruote per le loro moto", racconta Miriam Caronno, di Limbiate, 35 anni e mezzo di anzianità aziendale in Gianetti e in contatto con i clienti esteri. Di mancanza di investimenti sullo stabilimento di Ceriano parlano Mauro Fantoni di Garbagnate e Luca Giusti di Solaro, anche loro come i colleghi sconcertati da quanto sta accadendo. "Ho già avvisato l’assessorato al Welfare di Regione Lombardia, che già lunedì convocherà le parti interessate e ci metteremo da subito al lavoro per valutare la situazione – dice Andrea Monti, vicepresidente della Lega al Pirellone –. Stiamo parlando di oltre 150 famiglie, che dall’oggi al domani si ritrovano in una situazione di grande incertezza, l’azienda non aveva mai comunicato nulla ed i dipendenti sono stati tenuti sino all’ultimo all’oscuro della decisione".