DANIELE PERTICARI
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Ascoli, viva Dionisi. Il nove riapre il campionato

Il gol del vantaggio contro il Vicenza è uno spot del bomberismo.

Federico Dionisi (Ascoli)

Federico Dionisi (Ascoli)

Ascoli, 5 aprile 2021 - Guardiamo in faccia la realtà. Il campionato non è finito. La salvezza non è un miraggio. Ad una condizione, l’Ascoli deve essere per forza e per tutte le prossime partite tale e quale a quello che oggi Sottil (lui, perché è lui l’allenatore e l’architetto di questa squadra) ha messo in campo nella migliore delle condizioni mentali e fisiche – oltre che tecniche – possibili per affrontare un avversario comunque scorbutico, anche se in chiara difficoltà offensiva. QUATTRO. Non è vero che la classifica andrà osservata solo dopo l’ultima di campionato. Perché se oggi analizziamo la “main table” ci accorgiamo che l’unica flebile possibilità di evitare i playout per i bianconeri è ancorata ad un’unica condizione: fare un filotto di vittorie e che qualcuna di quelle che oggi si sentono tranquille, abbia un tardivo risveglio primaverile che la porti ad essere risucchiata. In tutti gli altri casi, che sono tra l’altro quelli con la maggiore probabilità, i risultati dell’ultima giornata hanno consolidato la certezza che è iniziato un campionato a quattro squadre che vedrà una sola di questa vincere. E per vincerlo, servirà anzitutto rispettare il più italico dei dogmi. Ve lo scriviamo con le maiuscole: NON PRENDERE GOL. BURRASCA. E’ questo il vero segreto della vittoria del campionato a cui sta partecipando la squadra di Sottil. Non prendere gol facili, per disattenzioni, nei momenti cruciali delle partite, cosa che contro il Vicenza è per l’appunto avvenuta grazie ad una prestazione dei due centrali difensivi assolutamente di alto livello (perché quelle di Leali, ormai, sono garantite da pedigree). Prestazione, specie quella di Brosco, che conferma la necessità di evitare di mirare con lo schioppo verso uno di quelli che remano più forte, sulla barca, specie quando la barca è in piena burrasca. ZEMAN. Detto questo, parliamo del gol di Dionisi. C’è tutto il calcio che serve in questo momento all’Ascoli, in quel gol. Una giocata che Zeman definisce “passaggio utile” (quello che si fa in avanti, “perché passaggi all’indietro o orizzontali non sono utili nel calcio”), di Kragl verso Sabiri, a spezzare la linea di certezza difensiva dell’avversario. E c’è la maestria di uno che fino a quel momento sembra essere sceso in campo solo per chiacchierare con i suoi dirimpettai. Macché. Il “nove” è nove dentro. Dagli palla negli ultimi metri. E poi ci pensa lui. Come? Non sappiamo come faccia. L’importante è che ci riesca. E anche stavolta, Federico Dionisi, c’è riuscito. E ha rimesso in piedi l’Ascoli e il suo campionato. Quattro squadre. Sei partite. Un campionato nel campionato. Chi vincerà?