Una valanga di bonus per famiglie e lavoratori: come richiederli

Dipendenti, autonomi e partite Iva alle prese con inflazione e caro-bollette

Edilizia

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Firenze, 10 ottobre 2022 - Una pioggia di bonus: quello per i trasporti, quello destinato ai lavoratori autonomi e a chi ha un contratto di part time verticale. E ancora: bonus prima casa, bonus tv e decoder, bonus mobili. E’ diventato difficile orientarsi tra tanti incentivi che però possono essere molto utili in questo contesto di inflazione galoppante e rincari generalizzati. Attenzione, però, alle scadenze. La prima data da tenere a mente è quella del 30 novembre 2022. E’ questo il termine per presentare la domanda per ottenere i 200 euro destinati ai lavoratori autonomi e professionisti.

«Si tratta di un’indennità una tantum – spiega Tommaso Cecchi, responsabile del patronato Sias della sede zonale di Prato – destinata ad artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni, mezzadri compresi gli imprenditori agricoli professionali, pescatori autonomi e liberi professionisti iscritti alla gestione separata".

Per avere diritto ad ottenere i 200 euro il reddito complessivo lordo annuo relativo all’anno 2021 non deve superare i 35mila euro. "Se il reddito non supera neanche i 20mila euro lordi, allora il richiedente – sottolinea Cecchi – avrà un’indennità più alta: 200 euro, più altri 150, per un totale di 350 euro".

Occorrono anche altri requisiti , esistenti alla data del 18 maggio 2022: essere già iscritti alla gestione autonoma, essere titolari di partita Iva attiva, aver versato almeno un contributo nella gestione d’iscrizione per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 (con scadenza di versamento al 18 maggio 2022).

Non si deve inoltre essere titolari di trattamenti pensionistici diretti. La domanda va presentata tramite il sito Inps o il Contact Center dell’istituto di previdenza, oppure tramite i patronati. Scade invece il 31 dicembre 2022 il cosiddetto bonus trasporti. Copre il 100% della spesa sostenuta per l’acquisto di abbonamenti per autobus o treni, fino ad un massimo di 60 euro.

"Anche in questo caso – sottolinea Cecchi – può richiederlo chi nel 2021 ha avuto un reddito personale lordo annuo non superiore a 35mila euro. Attenzione, però: sembra ormai accertato che se il buono trasporti viene richiesto per un figlio a carico, anche se i genitori hanno un reddito superiore a 35mila euro, è comunque possibile usufruire dell’incentivo, perché la domanda è nominativa".

Allo stesso modo, se in famiglia ci sono più persone che utilizzano i mezzi pubblici, ognuno dovrà fare domanda. Che va poi inoltrata tramite il sito www.bonustrasporti.lavoro.gov.it. Verrà richiesto di indicare il gestore del servizio di trasporto pubblico presso il quale sarà acquistato l’abbonamento. "Al termine della procedura sarà emesso un codice identificativo del voucher – spiega Cecchi – che dovrà essere inserito al momento dell’acquisto dell’abbonamento sul sito di Autolinee Toscane o di Ferrovie o del gestore di trasporto pubblico scelto".

Ma ecco alcuni dei bonus

  • Le aziende possono erogare o rimborsate ai dipendenti aiuti per pagare le bollette di luce, acqua e gas. Le somme sono escluse dal reddito di lavoro dipendente ai fini Irpef e dalla base immobile contributiva, fino al massimo di 600 euro. L’eventuale eccedenza sarà soggetta a imposizione fiscale.
  • Le aziende private possono erogare un bonus benzina di 200 euro ai propri dipendenti per sostenere le spese per il carburante (senza concorrere alla formazione del reddito). I buoni non vengono erogati in busta paga, ma sotto forma di ticket cartacei o elettronici spendibili nei distributori.
  • Bonus genitori separati erogato dall’Inps: manca ancora il decreto attuativo, ma sarà di 800 euro mensili per un anno e spetta al genitore che non è riuscito versare l’assegno di mantenimento e che ha un reddito fino a 8.174 euro/anno (con calo di reddito nel 2020 del 30% sul 2019).
  • Per tutto il 2022 è previsto uno sconto del 20% sul prezzo della nuova tv (max 100 euro di contributo). Occorre però rottamare una tv acquistata prima del 22.12.18, pagare il canone, acquistare uno dei modelli dell’elenco ministeria- le. Con Isee sotto 20mila euro di aggiungono altri 50 euro.
  • In attesa di eventuali rinnovi in Finanziaria, con la fine dell’anno termineranno alcuni bonus edilizi: scade il bonus del 60% della spesa sostenuta per il recupero delle facciate, quello per l’abbattimento barriere architettoniche (75% delle spese) e il Superbonus 110 per le unifamiliari. 
  • Attenzione al bonus mobili ed elettrodomestici (per immobii oggetto di ristrutturazione). Il bonus vale anche per il 2023, ma entro il 31 dicembre 2022 la spesa massima consentita è di 10mila euro, l’anno prossi- mo il massimale passa a 5mila euro. Si recupera il 50% della spesa con rimborso decennale  

Monica Pieraccini