Tanti anziani terrorizzati dal caro bollette. "Il problema affitti è ormai emergenza"

La testimonianza di Grandi (Sunia): "C’è chi passa le giornate nei centri commerciali per non accendere il riscaldamento in casa"

Caro bollette elettriche (Dire)

Caro bollette elettriche (Dire)

Prato, 28 febbraio 2022 -  «Il caro bollette sta terrorizzando tanti anziani. Una donna ci ha chiamato raccontando di dovere pagare 600 euro fra luce e gas: più del doppio del normale. Qualcuno invece ci ha spiegato di passare intere giornate al centro commerciale così da non dovere accendere il riscaldamento in casa. La paura per tutti è sempre la stessa: non riuscire più a pagare l’affitto". E’ Laura Grandi del Sunia Prato – Firenze, il sindacato Cgil degli inquilini, a raccontare come il caro bollette stia mettendo in crisi centinaia di famiglie pratesi che temono di non riuscire più a sostenere i costi degli affitti. Un tema quest’ultimo tornato d’attualità dopo i maxi numeri sugli sfratti a Prato (in ballo ce ne sono 600 come confermato dal Comune) e a seguito della decisione del Comune di Prato si stanziare un bonus d’uscita per il superamento dei campi nomadi fino a 6.000 euro in base all’Isee.  

Come sindacato come vi state muovendo per aiutare gli inquilini in difficoltà? "Stiamo chiedendo alla Regione se una parte delle risorse del Pnrr possano essere spostate su un fondo per il pagamento delle bollette. Proprio questa settimana c’è stato un tavolo sull’emergenza alloggiativa in Regione: la situazione su gas ed energia è davvero scottante. In un Paese che si definisce civile ritrovarsi con persone che non accendono luce e riscaldamento perché poi altrimenti non riescono a pagare bollette e affitti è semplicemente intollerabile".  

Sugli sfratti che soluzioni possono esserci? "Stiamo chiedendo al tribunale, ai Comuni e alle forze pubbliche di arrivare a una gestione concertata degli sfratti: persone per strada non devono e non possono essere lasciate".  

Oltre agli sfratti l’altro problema a Prato è quello di trovare una casa in affitto. "Esatto. Questa è una situazione per certi versi incredibile. Da inizio anno ci stanno contattando persone che hanno un lavoro fisso e a tempo indeterminato ma che non riescono a trovare una casa da prendere in affitto. Ormai trovare una casa sul mercato privato, anche avendo disponibilità economiche e garanzie, è quasi impossibile. E poci sono situazioni inaccettabili".  

A cosa si riferisce? "Nelle locazioni di immobili c’è ancora troppo razzismo. Spesso se sei straniero diventi vittima di pregiudizio e i proprietari preferiscono tenere l’immobile sfitto. Altrimenti c’è chi prova ad approfittarsene e chiede di fare tutto a nero".  

E poi ci sono i dei costi degli affitti. "Un argomento a dir poco spinoso. I prezzi sono insostenibili, basti pensare che quelli che vengono praticati a Prato sono identici alle tariffe richieste per Firenze. Eppure mi pare evidente come fra alcune zone di Prato e altre di Firenze ci sia una bella differenza in termini di valori degli immobili. D’altronde vista la carenza di alloggi in affitto i proprietari cercano di trarre il massimo vantaggio".  

Eppure gli affitti a canone concordato dovrebbero aiutare gli inquilini. "Non a Prato. Qui si applicano tariffe che sono molto simili a quelle del mercato libero, quasi equiparate direi. Questo significa che i proprietari si assicurano detrazioni fiscali importanti, mentre gli inquilini non traggono vantaggi tangibili da questi accordi. Con il sindacato dei proprietari da anni stiamo cercando una mediazione per fare abbassare di almeno il 20% il valore del canone concordato, ma non riusciamo a giungere a un accordo. La situazione sta diventando sempre più paradossale e inaccettabile".  

Stefano De Biase