Covid, scoperta nuova variante indiana (BA.2.75): perché spaventa

Sembra più contagiosa di Omicron 5, a causa delle mutazioni sulla proteina Spike. Il virologo Pistello: "Ha personalità. Dobbiamo essere vigili"

Roma, 5 luglio 2022 - Dall'India arriva una nuova sottovariante Covid, la BA.2.75, che pare essere più contagiosa anche di Omicron 5. "Si rischia un R0 superiore a 20. Speriamo non prenda il sopravvento", scrive su Facebook il primario della Clinica di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. "Occorre fare attenzione senza allarmare troppo le persone". 

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Nuova variante Covid indiana: cosa dicono gli esperti e i primi numeri di BA.2.75

"Dobbiamo essere vigili sulla nuova sottovariante di Omicron 2 BA.2.75, che si sta diffondendo molto in India perché si sta facendo spazio con Omicron 5, ha personalità e non è facile da scalzare", fa sapere il virologo Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia. "Questa nuova sottovariante ha argomenti che meritano attenzione e mutazioni che potrebbe erodere la capacità protettiva dei vaccini. Non sappiamo quando arriverà qui da noi, ma è chiaro che serve essere attenti. Per ora la patogenicità di BA.2.75 non sembra preoccupante anche se è molto contagiosa, ha molte delle caratteristiche di BA.2 e qualcosa della BA.5 ma le mutazione sembrano essere in zone meno importanti e non collegate alla possibilità di evasione dell'immunità".

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Variante indiana: dove è stata rilevata finora

La sottovariante BA.2.75 è stata rilevata principalmente in India, Maharashtra, Karnataka e Jammu e Kashmir, secondo i dati caricati su Nextstrain, una piattaforma di dati genomici open source, ma è stata trovata anche in Australia, Germania, Canada e Nuova Zelanda. Per ora non risulta presente in Italia.

Le mutazioni sulla proteina Spike

La nuova variante indiana preoccupa più che altro per le mutazioni sulla proteina Spike - che sono otto rispetto alla sorella maggiore Omicron2 e undici rispetto a Omicron5 - e pare possano aumentare la capacità del virus di infettare le persone, anche quelle vaccinate o già guarite. Tom Peacock, scienziato dell'Imperial College di Londra, sempre in prima linea nel monitorare l'evoluzione della pandemia, ha dichiarato su Twitter che BA.2.75 deve essere "tenuta sott'occhio". in particolare per via delle mutazioni "G446S" e "R493Q" che destano particolare preoccupazione. Queste mutazioni portano a cambiamenti significativi nella struttura della proteina Spike, facendo diventare il virus più abile nello sfuggire agli anticorpi prodotti dopo un'infezione o la vaccinazione. Sebbene manchino ancora dati sulla sottovariante BA.2.75, diversi scienziati indicano che è improbabile che causi infezioni gravi. E questo in particolare 'grazie' alla mutazione G446S che sappiamo essere meglio riconosciuta dai linfociti T, le cellule killer del virus. La cattiva notizia sarebbe quindi legata al fatto che BA.2.75 potrebbe contagiare più persone, reinfettandole, e questo è ciò che preoccupa gli scienziati che hanno ampiamente dimostrato che la circolazione incontrollata del virus provoca più varianti. I dati delle prossime settimane saranno fondamentali per confermare questi primi elementi sulla nuova sottovariante.

Secondo Peacock, potrebbe trattarsi di una "variante di seconda generazione, apparente rapida crescita e ampia diffusione geografica". Queste sono alcune delle caratteristiche che dovrebbero spingere chi si occupa di sorveglianza sul coronavirus Sars-CoV-2 a tenere d'occhio la new entry nel panorama internazionale delle sottovarianti di Omicron. E a riassumere il timore principale che spinge gli 'addetti ai lavori' ad alzare il livello d'attenzione su questo mutante segnalato principalmente dall'India, dove appare "in crescita rapida", ma intercettato anche in altri Paesi come la Nuova Zelanda e il Regno Unito, è Eric Topol, scienziato americano direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, California: le mutazioni osservate su BA.2.75 "potrebbero rendere la fuga immunitaria peggiore di quella che stiamo vedendo ora", riflette. Questa nuova sottovariante, aggiunge l'esperto via Twitter, in India appare in competizione con Omicron 5. La preoccupazione è che il vantaggio su BA.5 sia significativo al punto da rendere questa versione di Sars-CoV-2 sempre più contagiosa, a livelli che potrebbero essere superiori a un 'campione di trasmissibilità' come il morbillo. 

BA.2.75, le differenze con Omicron 5

"Se i dati su questa nuova variante BA.2.75 venissero confermati, allora potremmo anche trovarci di fronte a un Covid-22", afferma Giorgio Gilestro, neurobiologo e docente all'Imperial College di Londra. Ulrich Elling, biologo molecolare dell'Institute of Molecular Biotechnology (Imba) di Vienna, inoltre si chiede se sia "un nuovo lignaggio di cui preoccuparsi". Il motivo? "Non mi piacciono le mutazioni osservate - scrive - Prima di aver finito con l'ondata di BA.5", Omicron 5, "potremmo già doverci preparare per la prossima". Gli occhi sono puntati in particolare sull'India, il Paese da cui arriva al momento il maggior numero di sequenziamenti di BA.2.75. Anche se i casi legati a questa sottovariante sono ancora pochi, "la distribuzione internazionale" delle sequenze virali comunicate alle banche dati "esclude errori di sequenziamento e rende altamente probabile che i numeri reali siano molto più alti", rimarca ancora Elling.  "Le mutazioni" osservate in BA.2.75 "stanno anche" riguardando "il dominio N-terminale" e il "dominio di legame del recettore". Ma, tiene a puntualizzare Elling, "è davvero troppo presto" per sapere se BA.2.75 avrà la capacità di rubare la scena a Omicron 2 e Omicron 5. Alcune mutazioni (3 per Elling) possono fare un'enorme differenza. E "il totale delle 11 mutazioni distinte fra Omicron 5 e BA.2.75 potrebbe consentire ancora un'altra ondata, poiché l'immunità di BA.5 potrebbe non "bastare a fare un adeguato muro. Dal canto suo il virologo Peacock non si sbilancia e lascia aperto anche un altro scenario: "Vale la pena dire che è del tutto possibile anche che" questa nuova sottovariante "stia solo crescendo sullo sfondo di BA.2 e che colpisca la barriera di BA.5 e si blocchi. Vedremo".

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