Eurovision 2022: dove si farà? I nodi da sciogliere dopo il trionfo dei Maneskin

Non mancano le candidature a ospitare la kermesse dopo la vittoria dei Maneskin: da Roma a Milano passando per Bologna e Torino ma anche Sanremo e Napoli. Ecco cosa sapere

L'arrivo dei Maneskin a Roma

L'arrivo dei Maneskin a Roma

Tutti pazzi per l'Eurovision Song Contest. All'indomani della vittoria dei Maneskin all'edizione 2021 i fari sono già puntati sull'anno prossimo. Come da tradizione è infatti il Paese vincitore a ospitare la successiva kermesse. E in Italia è già scattata la corsa alle candidature. Ma quello della location non è l'unico nodo da sciogliere. Chi condurrà il programma? 

La vittoria della band lanciata da X Factor e consacrata dal recente trionfo sanremese riporterà in Italia la manifestazione. Prima del gruppo romano solo Gigliola Cinquetti e Toto Cotugno erano riusciti a conquistare il tetto d'Europa (l'ultima volta 31 anni fa). La gara canora nel 2022 tornerà nel Belpaese. Ma la marcia è già serratissima: l'evento, per dimensioni e complessità, è più impegnativo del festival di Sanremo. Le serate in diretta tv sono infatti solo la punta di un iceberg produttivo, che deve seguire regole precise, contenute nella Ebu (European Broadcasting Union, l'associazione dei servizi pubblici televisivi europei). 

Per avere una idea della dimensione dell'evento basti pensare che i Paesi ospiti saranno una quarantina e che ogni delegazione è costituita da una ventina di persone. E che l'evento non è costituito solo dalle tre serate in diretta ma che quasi sempre vengono aperte al pubblico a pagamento anche le prove. Non solo, è prevista anche l'organizzazione di un Eurovision village che di solito viene allestito nel centro della città ospitante con un palco (dove negli anni senza rischi virali i concorrenti tenevano tre-quattro brevi showcase quotidiani per il pubblico di 'passaggio') e una serie di stand. Per quanto riguarda la copertura economica, ogni concorrente-paese paga una tassa d'iscrizione (comprensiva del diritto di trasmissione in diretta ma anche Paesi non partecipanti possono chiedere di acquistare la diretta, naturalmente). I quattro attori coinvolti sono appunto Ebu, Rai, l'amministrazione della città ospitante e gli sponsor, che a loro volta hanno diversi livelli: internazionale, nazionale, locale. 

Secondo gli esperti, il costo della manifestazione dal punto di vista produttivo è analogo a quello del festival di Sanremo ma perché il costo del 'contorno' non pesi sul bilancio finale c'è bisogno di scegliere bene la location. Sono già moltissime le candidature circolate, da Sanremo a Napoli, ma quelle che sembrano avere chance per essere prese in considerazione sono essenzialmente quattro: Roma, Milano, Bologna e Torino. I fattori che peseranno saranno probabilmente la vicinanza a un centro di produzione Rai, la presenza di un'arena abbastanza capiente da poter far ben fruttare la vendita dei biglietti, la vicinanza a un aeroporto internazionale, il ritorno in termini di immagine per la città.

C'è chi dice, ad esempio, che su quella che poteva sembrare la scelta più naturale, ovvero Roma, potrebbe pesare il fatto che nel mese di maggio normalmente (come si spera sarà normale il maggio 2022) la città è già praticamente sold out di turisti, dunque l'Esc non sarebbe un grande valore aggiunto. Stesso discorso potrebbe valere per Milano, con diverse sfumature. Da questo punto di vista, potrebbero essere avvantaggiate città come Torino (che ha dalla sua anche la presenza del PalaAlpitour e di un centro di produzione Rai) e Bologna (con la grande capienza del Palasport di Casalecchio di Reno e non troppo lontana dal centro di produzione Rai di Milano).  La logica del 'piccolo è bello', potrebbe pesare anche sulla logistica legata all'evento, che le grandi distanze e il traffico delle metropoli complicherebbero.

Così come non si può sottovalutare il fatto che la location dello show, l'arena, deve essere a disposizione per ben sei settimane. Un po' come accade al Teatro Ariston per Sanremo. Come per i conduttori (di solito due), sui quali circolano già diverse ipotesi (da Alessandro Cattelan a Ema Stockolma), la scelta spetterà alla Rai. Quanto alla tempistiche, negli ultimi anni la scelta della città ospitante è quasi sempre avvenuta entro agosto. Ma nel caso dell'Italia, dove agosto coincide con le ferie estive, è facile prevedere che l'istruttoria per esaminare le candidature e scegliere la città si concluderà a settembre.