"Forti rincari energetici Imprese in pericolo"

Confartigianato: "Gas, corrente elettrica e petrolio sono le grandi incognite". Cna preoccupata: "Nel turismo rischiamo di perdere migliaia di presenze"

"Le ragioni che hanno portato a un epilogo così disastroso della crisi in Ucraina sono davvero incomprensibili; purtroppo, però, si comprendono bene quali sono e quali saranno le conseguenze economiche e dunque sociali anche per il nostro territorio". Inizia così l’analisi dei recenti fatti internazionali Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Grosseto. "In primo luogo – dice Ciani – vorrei esprimere la totale vicinanza della nostra associazione al popolo ucraino e agli amici ucraini che vivono nel nostro territorio. Ciò che si sta verificando nel loro Paese è qualcosa di disumano che mai avrei pensato potesse accadere, e rischi di rivelarsi una vera sciagura anche per la Maremma. Perché dopo due anni di Covid cominciavamo a vedere i primi segnali concreti di un nuovo slancio; adesso ogni speranza è naufragata in una sola notte. Eravamo già un po’ preoccupati per l’aumento dei costi delle materie prime come legno, ferro e altri materiali – prosegue Ciani – Ora, con lo scoppio della guerra, dovremo fare i conti con il gas che probabilmente andrà alle stelle e dunque anche con i rincari dell’energia elettrica. Anche le produzioni artigianali hanno bisogno di gas e corrente. E a ciò dobbiamo aggiungere il caro benzina. Le merci hanno bisogno di essere trasportate e soprattutto nella nostra zona, particolarmente debole sotto il profilo infrastrutturale, ciò che si sfrutta di più è il trasporto su gomma. L’aumento del prezzo del gasolio rischia dunque di essere un’altra mazzata sulle imprese, specie sulle più piccole. Insomma, nel volgere di una sola notte siamo ripiombati nella cosa più pericolosa per una qualsiasi impresa: l’incertezza".

Anche Cna esprime "dura condanna per la guerra in Ucraina e grande preoccupazione per gli sviluppi di una situazione drammatica, che potrebbe vedere coinvolta tutta l’Europa". "Le conseguenze sociali ed economiche sono facilmente immaginabili per tutti i Paesi che ne fanno parte – afferma Anna Rita Bramerini, direttore Cna Grosseto – ed in particolare per l’Italia, già colpita dal caro energia e dall’inflazione. Questa tragica situazione e le inevitabili sanzioni contro la Russia non faranno altro che aggravare la nostra dipendenza energetica di approvvigionamento delle materie prime. L’Ucraina è un Paese esportatore di metalli , gas e beni alimentari, come il grano. Questo si ripercuotera’ inevitabilmente anche sulla ns economia locale". Anna Rita Bramerini è preoccupata anche per gli effetti che le sanzioni Ue nei confronti della Russia potranno avere nel turismo maremmano. "Si pensi – dice Bramerini citando uno studio nazionale di Cna – che nel 2019 i turisti russi in Italia sono stati 5,8 milioni, facendo registrare una crescita del 38,5% rispetto a dieci anni prima".

Andrea Fabbri