Gkn, fase cruciale: il ministero convoca tutti

Stamattina l’incontro sulla procedura di licenziamento collettivo. La data ultima è il 22 settembre. Gli operai: "Non spedite quelle lettere"

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Campi Bisenzio (Firenze), 31 agosto 2021 - Inizia il ‘settembre di fuoco’ per la battaglia dei lavoratori della Gkn. E la fase calda scatta già oggi: alle 12 è convocato l’incontro “per l’avvio della fase amministrativa relativa alla procedura di licenziamento collettivo avviata da Gkn Driveline Firenze spa”. L’incontro, convocato dal Ministero del lavoro, è rivolto all’azienda, alla Fiom, Fim e Uilm, alla Federmanager, al Mise, alla Regione Toscana e all’Agenzia regionale toscana per l’impiego Arti. Si tratta di un incontro (previsto dalla legge 223 del 1991) relativo alla fase di esame congiunto della procedura di licenziamento.

La vertenza Gkn si è aperta lo scorso 9 luglio, quindi per i lavoratori il 22 settembre (dopo 75 giorni) è la deadline: dal giorno successivo potrebbero arrivare le lettere di licenziamento. Ma, come ripetono le tute blu “non osate far partire quelle lettere”. E per sostenere la loro causa, operai e dipendenti - affiancati dal gruppo dei solidali - sono pronti a invadere le piazze di tutta Italia, oltre che a portare avanti una serie di iniziative davanti allo stabilimento. E’ il caso del 2 settembre quando la cerimonia del 77esimo anniversario della Liberazione di Campi si terrà davanti ai cancelli della fabbrica (ore 10).

Lo stesso giorno una delegazione di lavoratori sarà a Massa, il 3 a Napoli, il 4 a Roma, il 5 a Torino, il 6 a Treviglio, Milano e Prato (in occasione delle celebrazioni della Liberazione). Il 4 settembre, poi, sono previsti due appuntamenti anche a Firenze: alle 20 dibattito alla Festa della Fiom al Circolo Rondinella e alle 20,30 la cena solidale al circolo Sms di Rifredi. L’8 settembre, invece, alla fabbrica arrivano i vignettisti e i grafici solidali, “Vignettisti per la Costituzione”, “Militanza Grafica” e ZeroCalcare. Altra data clou sarà il 9 settembre quando davanti al tribunale a Firenze è in programma l’udienza per condotta antisindacale dell’azienda.

Nei prossimi giorni, inoltre, i tre ex governatori della Toscana, Enrico Rossi, Claudio Martini e Vannino Chiti, che hanno lanciato l’appello per difendere i lavoratori e la fabbrica, consegneranno le oltre ottomila firme raccolta al presidente del Consiglio Mario Draghi, che “deve imprimere una svolta alla vertenza e dar seguito ad una normativa che tuteli lavoro e competenze”.