Hanno cambiato casacca già 274 parlamentari

Neanche la pandemia ha frenato la mobilità di deputati e senatori, tra le cui fila si sono registrati, nel 2021, quasi la metà dei cambi di gruppo da inizio legislatura: per l’esattezza 126, pari al 46% dei 274 compiuti dal marzo 2018. E più del doppio rispetto ai 58 registrati nel 2020.

Un’escalation in gran parte riconducibile alle dinamiche che hanno portato alla nascita del governo Draghi (il M5s ha accusato il colpo più di tutti, con fughe ed espulsioni), ma non estranea alle manovre preparatorie dell’elezione del presidente della Repubblica.

Secondo la fotografia di Openpolis a dicembre, solo tra settembre e fine anno, i cambi di casacca hanno riguardato 8 parlamentari, continuando a incidere sugli equilibri destinati a pesare sull’appuntamento col Quirinale. L’attuale composizione del Parlamento è ben diversa da quella uscita dalle urne quasi quattro anni fa. Il M5s ha rinunciato a 96 parlamentari tra Camera e Senato (compresi i numerosi espulsi), mentre FI ne ha persi 38 e il Pd 31. Si tratta, in questi due casi, di partiti che hanno subito una scissione: quella di Toti e Brugnaro a maggio scorso (Coraggio Italia) e quella di Matteo Renzi a settembre 2019 (Italia Viva) che hanno acquisito rispettivamente 22 e 42 parlamentari. Tra i gruppi che avevano partecipato alle elezioni del 2018, solo Lega e Fd’I possono vantare un saldo in attivo: + 11 e + 9 parlamentari, secondo un trend di gradimento che si riscontra anche nei sondaggi. Boom del Gruppo Misto, che si è arricchito di 69 unità nel corso della legislatura