Test sui pazienti del medico no vax. Esami sierologici e vaccinazioni

Piano della Asl per accertarsi che siano stati veramente immunizzati dopo le false sedute di Calvani

Gli ambulatori di Maresca dove è avvenuto il blitz dei Nas. Nel riquadro Federico Calvani

Gli ambulatori di Maresca dove è avvenuto il blitz dei Nas. Nel riquadro Federico Calvani

Pistoia, 3 gennaio 2022 - Uno screening a tappeto con il test sierologico per il dosaggio degli anticorpi sviluppati contro il Covid e poi, con tutta probabilità, una dose di vaccino o l’intero ciclo, fatto di prima e seconda dose, per tutti i pazienti del dottor Federico Calvani, che si siano vaccinati nel suo ambulatorio.

Sarebbe questa la strada che l’Asl Toscana Centro ha studiato per assicurare la copertura vaccinale contro il Covid ai pazienti della montagna pistoiese, dopo che il medico di famiglia "no vax" è finito agli arresti domiciliari, indagato per aver eseguito finte sedute vaccinali per il rilascio dei green pass.

E’ stata convocata per questa mattina una riunione urgente con i vertici dell’Asl Toscana Centro, il direttore sanitario Emanuele Gori, il direttore del Dipartimento della Prevenzione, Renzo Berti e altri medici immunologi e internisti. Oggetto della riunione: studiare il percorso terapeutico da proporre a tutti i pazienti del medico no vax, che nutrano dubbi sulla regolarità delle vaccinazioni anti Covid da lui eseguite.

Dopo che si è diffusa la notizia dell’arresto del medico, 66 anni, di Pistoia e in servizio da dieci anni sulla montagna pistoiese (a San Marcello, Abetone Cutigliano e Marliana), sono tantissime le famiglie da lui seguite ad aver sollevato dubbi e preoccupazioni a riguardo. C’era infatti chi come il medico, condivideva la tesi negazionista del virus e la convinzione dell’inefficacia del vaccino e per questo si era accordato per aver il rilascio del green pass, consapevole di non aver ricevuto la dose di copertura. Queste persone ora sono indagate per il reato di concorso in falso ideologico informatico (per ora sono solo 19 gli indagati, ma l’inchiesta è destinata ad allargarsi e potrebbe coinvolgere centinaia di persone, tra pazienti provenienti da altre province e medici).

D’altra parte c’è chi si è sottoposto alle sedute vaccinali regolarmente, ma ora teme che il medico possa non aver somministrato le dosi. Un timore più che fondato, visto che dalle intercettazioni telefoniche e video, risulta che il dottore almeno una volta abbia iniettato una soluzione fisiologica al posto del vaccino, ad un ragazzo, e in accordo con la famiglia "no vax", per scongiurare l’eventualità che potesse spifferare quanto avveniva nel suo ambulatorio. Poi la sera, buttava le dosi mai usate nel cestino: per questo il medico è indagato per peculato. Le altre accuse sono: di falso, per le dichiarazioni di vaccinazioni fatte, truffa al sistema sanitario e omissione di atti d’ufficio, per non aver prescritto tamponi di controllo ai pazienti "no vax" a forte rishio di contagio. Martina Vacca