Natale 2021: le regole Covid. La guida per feste, cenoni, viaggi e montagna

Consigli utili mentre i contagi crescono e le Regioni chiedono norme più severe ma il governo esclude un lockdown mirato per i non vaccinati.

Mercatini di Natale

Mercatini di Natale

Rivedere le regole a partire da quelle sul green pass, con misure più severe per i non vaccinati, e spingere sulla terza dose il più rapidamente possibile: le Regioni insistono sulla necessità di un cambio di passo nella lotta al Covid e chiedono una "riflessione urgentissima" con il governo alla luce dell'aumento dell'incidenza dei contagi, per salvare il Natale evitare le restrizioni e chiusure previste per le zone gialle o arancioni. Una richiesta di incontro che il governo si dice pronto ad ascoltare e disponibile ad accogliere "a breve", forse già lunedì, anche se la linea di Palazzo Chigi al momento non cambia: nessun lockdown per i no vax ma piuttosto un super green  pass solo per i vaccinati e i guariti, per poter andare in ristoranti, cinema, teatri, musei, stadi o a sciare nelle regioni che cambieranno colore e uno, ottenibile anche con il tampone, per lavorare e per i servizi essenziali le uniche misure sul tavolo sono l'estensione dell'obbligo della terza dose al personale sanitario e la riduzione della durata del certificato verde, che il Consiglio dei ministri dovrebbe discutere nella riunione di giovedì prossimo. 

Cosa ci aspetta 

Le mascherine e il green pass per fare lo shopping nei mercatini di Natale. Chi va in montagna deve partire con le regole anti covid. Per il ristorante non ci sono limiti, ma se dovesse scattare la zona gialla non ci si potrà sedere a tavola in più di 4 e addio al cenone. Chi pensa di andare all'estero, tenga d'occhio fino all'ultimo le notizie e consideri che alcuni Paesi, come l'Austria, stanno riducendo i margini per i no vax, imponendo un tampone molecolare per entrare nel Paese. Anche l'Ue è pronta a rivedere la proprio raccomandazione sui viaggi, e potrebbe suggerire una maggiore "sorveglianza", ad esempio riducendo da 48 a 24 ore la validità dei tamponi. Per Natale gran parte del Paese sarà in zona bianca, con le restrizioni al minimo, ma alcune regioni rischiano di cambiare colore. Ecco un vademecum per prepararsi al secondo Natale dell'era Covid.Ecco una serie di consigli utili per evitare brutte sorprese

Viaggi

In zona bianca ci si sposta liberamente all'interno del Paese, serve il Green pass per prendere l'aereo o i treni a lunga percorrenza. Se una regione dovesse passare in zona rossa o arancione, sarà necessario il Green pass anche per spostarsi in entrata e in uscita. Chi arriva in Italia - come pure che gli italiani che tornano a casa - da un Paese Ue deve avere il certificato verde, mentre dagli altri Paesi è necessario anche un test molecolare o antigenico negativo nelle 72 ore precedenti (da 48 ore per gli ingressi dal Regno Unito). Il governatore siciliano Nello Musumueci ha appena varato una ulteriore stretta, che resterà in vigore fino al 31 dicembre: dovranno sottoporsi al tampone nei porti e aeroporti siciliani anche i viaggiatori che arrivano dalla Germania e dal Regno Unito. Per chi medita un Natale in spiaggia, tenga presente che per Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, come pure per Sharm El Sheikh e Marsa Alam, sono aperti, fino a gennaio, "corridoi turistici Covid-free" che prevedono un attento screening alla partenza e al rientro.

Feste e cenoni

Per le feste e i cenoni in casa non ci sono limitazioni sia che ci trovi in zona bianca che in zona gialla. I medici consigliano di indossare la mascherina negli ambienti con molte persone, specie se ci sono soggetti fragili o anziani. In zona gialla nei ristoranti al chiuso non si potrà stare al tavolo in più di quattro (salvo che si sia conviventi), scende inoltre al 50% la capienza di teatri e cinema, e chiudono le discoteche. In zona arancione poi bar e ristorante possono fare solo asporto. E con la risalita dei contagi alcuni sindaci pensano di cancellare la feste di piazza. Anche se è prematuro - secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - fare previsioni su divieti a Capodanno, come stanno già pensare a Trieste.

Natale in montagna

Alla vigilia della stagione invernale c'è preoccupazione in Alto Adige. Se dovesse scivolare verso la zona gialla, o peggio l'arancione (che prevede anche la chiusura degli impianti di risalita), potrebbe essere nuovamente un disastro per il turismo invernale. Ecco perché si preme per considerare lo sci uno sport individuale ed evitare un nuovo black out. Intanto, in montagna alcuni impianti hanno già riaperto. Il 6 novembre, ad esempio sono entrati in funzione quelli di Cervinia. È obbligatorio presentare il Green pass, salvo che per i minori di 12 anni, e indossare la mascherina chirurgica o ffp2. Il limite della capienza per le cabinovie è fissato all'80%, sulle seggiovie è al 100%.