Nevica alla Fiera: e via Seteria transennata per cadute di frammenti dalla Pieve

Prima edizione dopo la fine dell'emergenza, i locali si attrezzano fuori. A maggio un nuovo evento antiquario. Oggi in Fraternita l’expo del vintage

La caduta in via Seteria

La caduta in via Seteria

Arezzo, 2 aprile 2022 - Nevica alla Fiera. Fiocchi che dopo le 11 arrivano a  "gelare" gli entusiasmi, anche se non del tutto. Una Fiera che arriva da una serie di edizioni fortunate, soprattutto in termini di visitatori. I problemi ci sono, eccome: perché se brindi ad un mese con 210 espositori, significa che ne hai almeno 100 meno di una decina di anni fa e circa 200 meno dei tempi d’oro. E sono numeri davanti ai quali l’Antiquaria rischia di arretrare proprio mentre tenta di risalire. Ma intanto torna in pista.

Con un brivido. Ieri sera sono caduti dei frammenti dal cornicione della Pieve: via Seteria è stata transennata, l’evento rischia di perdere la porta verso piazza Grande. L’inizio di una due giorni di braccio di ferro con il meteo, soprattutto oggi quasi l’ultimo sorso dell’inverno. Ma per ora il piatto tiene. In base alle prenotazioni siamo intorno al 70% di occupazione delle camere, disdette pochine e la voglia di provarci.

E comunque mai come negli ultimi anni la Fiera è diventata doppia: una al sabato e una alla domenica. Vivono di vita propria, soprattutto nel festivo, alimentandosi di gite fuori porta e robusti sbarchi da Roma e da tutto il Lazio. E’ la prima Fiera fuori dell’emergenza. Senza Green pass se preferite, anche se la sua fisionomia è quella di un mercato antiquario e quindi non sottoposto neanche nei momenti bui al controllo della carta vaccinale.

Ma agli operatori era richiesta, in particolare agli over 50, che poi sono la stragrande maggioranza dei protagonisti. E in ogni caso da oggi chi arriva potrà mangiare o bere fuori dai locali anche senza aprire il cellulare ed esibire il pass. Per questo i locali hanno cominciato a riconquistare metri all’esterno, anche se beffa vuole che questo coincida con una giornata dal tempo poco promettente. Un tuffo nella normalità ma nella quale l’Antiquaria già nuotava dal ritorno in centro.

Ora progressivamente le distanze possono essere ridotte: e magari provare a ripristinare la costola della Badia, diventata un corpo estraneo da quando gli artigiani sono stati trasferiti a Sant’Agostino. E’ l’edizione che saluta il ritorno delle collaterali. In Fraternita si allarga il vintage, come fa una o due volte all’anno. E’ un’expo parallela, promossa e organizzata separatamente all’Antiquaria.

Ma per i visitatori è un’occasione in più: forse ghiotta, nel giorno in cui l’eventuale pioggia rendesse problematici i due passi in centro. Fraternita prova a riconquistare il centro. Lo fa oggi con il vintage, lo farà presto con le aste. Interrotte qualche anno fa e che l’assessore Simone Chierici si impegna a riproporre entro l’anno: un’edizione o due, per poi rilanciare nel 2023. L’altra novità è la scelta di bazzicare date diverse.

Non per la Fiera, beninteso, ma per l’antiquariato in senso lato: una due giorni è prevista, anche se la data non è ancora certa, sabato 21 e domenica 22 maggio. Un evento che si snoderà parte all’aperto e parte in Fraternita, i particolari arriveranno nei prossimi giorni.

Peccato che resti sistematicamente scoperta la casella del 25 aprile, una data supplementare che andava troppo bene per meritare la riconferma. La Fiera apre ufficialmente la stagione dei «ponti» di primavera: lo fa con il cappotto caldo e con le scarpe grosse. Ma i paradossi sono il suo mestiere, meglio se sul filo del tempo e degli ann