Roma, manifestazione no Green Pass: scontri e assalto alla Cgil

Caos nel centro della capitale. I dimostranti hanno dato via a un corteo non autorizzato e tentato di arrivare a Palazzo Chigi. Forza Nuova: "Ci prendiamo Roma". Alcuni manifestanti fermati, tra cui il leader dello schieramento di estrema destra

No green pass a Roma, cariche della polizia (Ansa)

No green pass a Roma, cariche della polizia (Ansa)

Roma, 9 ottobre 2021 - E' degenerata in guerriglia urbana la manifestazione dei No Green pass a Roma. Circa 10mila persone si sono radunate, nel primo pomeriggio, a piazza del Popolo per quello che doveva essere un sit-in di protesta. Ma dopo qualche ora i dimostranti, tra cui militanti di Forza Nuova, hanno dato vita a un corteo non autorizzato scontrandosi ripetutamente con le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa. Nel centro della capitale è scoppiato il caos: i 'no Pass' hanno lanciato sedie, bombe carte e oggetti nel tentativo di sfondare il cordone della polizia, la quale ha risposto con cariche, lacrimogeni e idranti. "Intollerabili atti di violenza anche contro sedi delle istituzioni" in cui si è ravvisata una "inquietante carica eversiva", ha dichiarato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese.

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Assalto alla sede della Cgil

I primi scontri e tafferugli si sono avuti intonro alle 17, quando i manifestanti hanno provato ad accedere a via del Babuino. Gli agenti li hanno respinti, ma i partecipanti alla protesta con tanto di striscioni e cori hanno bloccato Ponte Regina Margherita, sedendosi in mezzo alla carreggiata e mandando in tilt il traffico. I 'no Pass' e 'no vax' si sono poi riversati in piazzale Flaminio e sono giunti a Villa Borghese, scontrandosi nuovamente con le forze dell'ordine. Un gruppo è riuscito a passare il cordone in largo Brasile e a giungere in Corso d'Italia fino ad arrivare alla sede della Cgil, che è stata di fatto assaltata. Una tapparella è stata divelta, i portoni sono stati aperti attivando l'allarme e alcuni dimostranti sono riusciti a entrare. Tra loro anche il leader di Forza Nuova Roberto Fiore e l'esponente locale del movimento Giuliano Castellino, che prima parlando alla folla in piazza del Popolo ha gridato: "Stasera ci riprendiamo Roma". La sede adesso è sorvegliata da circa duecento lavoratori della Cgil. Intendono rimanere per tutta la notte, fino all'assemblea convocata per domani alle 10 dal segretario generale. I segretari generali delle tre Confederazioni sindacali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri annunciano: "Cgil, Cisl e Uil organizzeranno sabato 16 ottobre a Roma, una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia".

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Un momento dell'assalto alla Cgil
Un momento dell'assalto alla Cgil

La replica di Landini e la solidarietà di Draghi

I dimostranti hanno chiesto di parlare con il segretario generale Maurizio Landini, che però ha risposto: "L'assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista". Su Twitter, intanto, il sindacato nazionale ha scritto: "La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte". A Landini e alla Cgil è giunta la solidarietà del presidente Sergio Mattarella, oltre a quella del premier Mario Draghi e nome di tutto il governo. Bipartisan la condanna del mondo della politica per quanto accaduto.

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In marcia verso Palazzo Chigi

Un centinaio di dimostranti, con il volto coperto, ha quindi puntato verso Palazzo Chigi. Il loro avanzare è stato accompagnato da lancio di fumogeni e bombe carta, a cui le forze dell'ordine hanno risposto con lacrimogeni e azionando gli idranti dai blindati. I dimostranti hanno urlato insulti, tra gli altri, contro il presidente del Consiglio, colpevole - a loro dire - di aver dato il via libera al certificato obbligatorio sui luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre. I momenti di tensione sono proseguiti: alcune persone hanno raggiunto le transenne che circondano piazza Colonna, su cui si affaccia il palazzo del Governo. Nuovo lancio di oggetti da parte del corteo a cui sono seguite nuove cariche e lanci di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine. Ma non è finita qui: a più riprese i manifestanti hanno provato a forzare il blocco delle forze di polizia a difesa dei palazzi delle istituzioni, scatenando nuove tensioni e scontri.

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Arresti e feriti

Diverse persone sono state fermate e sottoposte ad accertamenti, due sarebbero state arrestate. Intanto si registrano anche alcuni feriti tra coloro che hanno cercato di forzare il blocco della polizia. Ferito anche un poliziotto. Nei confronti dei fermati sono in corso una serie di valutazioni per individuare le responsabilità di ciascuno e definirne le posizioni. Tra i fermati anche Giuliano Castellino, il leader di Forza nuova. Castellino è stato portato in questura dove gli investigatori stanno accertando le sue responsabilità. La questura di Roma fa sapere che alcuni agenti sono rimasti feriti in occasione dei tafferugli ma hanno comunque continuato il servizio.