Non aumentano tasse né tariffe comunali Scommessa sulla grande ripresa del turismo

Approvato il bilancio di Palazzo Vecchio, manovra da due miliardi. Confermati gli sgravi per l’Imu con aliquote ferme dal 2012

Migration

di Ilaria Ulivelli

Una manovra complessiva da quasi 2 miliardi: un miliardo e 200milioni di investimenti e 700 milioni di parte corrente. E’ passato ieri all’esame dell’assemblea cittadina il bilancio di previsione del Comune, con 23 voti favorevoli e 9 contrari. Un via libera arrivato dopo un lavoro sofferto in un momento estremamente complesso a livello nazionale e internazionale. "Non era scontato che si riuscisse ad approvare un bilancio senza aumentare tasse e tariffe", arringa orgogliosamente il sindaco Dario Nardella. Non ci saranno aumenti, dunque, per i fiorentini. L’aliquota Irpef resta inalterata, così come non aumentano canoni e tariffe. Anzi, sono confermate tutte le agevolazioni Imu – per 10 milioni – previste (con aliquote confermate e ferme dal 2012), comprese quelle aggiunte nel 2020 per la crisi Covid. Anche se i cittadini stanno patendo gli effetti degli aumenti impressionanti delle bollette di energia elettrica e gas, di benzina e beni di prima necessità, con l’inflazione al galoppo.

Aumenta il numero dei nuovi poveri e c’è il rischio che l’incremento s’impenni in quest’anno complicato non solo dalla pandemia, ma ora anche dalla guerra in Ucraina. Sono stati confermati gli 84 milioni di spese destinate al sociale: in un momento come questo sarebbe stato necessario un aumento. "Abbiamo dovuto fare scelte di contenimento in un settore che sicuramente comporterà un impegno maggiore da parte del Comune, anche per l’accoglienza dei profughi: ma ci saranno aiuti dal governo e quando avremo risorse aggiuntive saremo pronti a metterle in campo", spiega il sindaco nel suo intervento in consiglio comunale.

Il bilancio riesce in gran parte a contenere l’impatto negativo del Covid aggravato dalla guerra sul turismo. E’ un bilancio molto coraggioso che punta su una ripresa a razzo del settore turistico dove si prevedono entrate per 65 milioni tra imposta di soggiorno (che lo scorso anno fece incassare al Comune soli 20 milioni), ticket dei bus turistici, e incasso dallo sbigliettamento dei musei civici. Nell’era pre Covid, ovvero nel 2019, un capitolo che era valso alle casse comunicali 85 milioni.

Sperando che lo slancio ottimistico delle previsioni si realizzi, i 20 milioni che mancano sono stati compensati dalle maggiori entrate previste (per 10 milioni) nel settore edilizio che ha avuto un boom già lo scorso anno, in particolare per proventi da permessi a costruire e relativi oneri accessori, dal risparmio di 3 milioni sul funzionamento della macchina comunale con un lavoro di razionalizzazione delle spese ed efficientamento. "Crediamo nella ripartenza del turismo che già lo scorso anno a ottobre era tornata sui livelli pre Covid, poi la quarta ondata ha fatto saltare tutto", spiega l’assessore al Bilancio Federico Gianassi. "Se già da aprile diamo stabilità alla ripartenza, possiamo farcela anche in assenza di aiuti che però arriveranno dal governo, come quello già previsto sul caro bollette – aggiunge Gianassi – Poi faremo un monitoraggio costante in corso d’opera, pronti a intervenire, anche se si spera con azioni migliorative".

Il bilancio di previsione, insomma, conferma in blocco tutte le misure promosse dalla manovra firmata Gianassi, compreso l’emendamento presentato dalla giunta. Ovvero l’atto con cui arrivano oltre 400mila euro di contributi alle associazioni sportive che gestiscono impianti comunali e per le utenze, e e altri 500mila euro per i servizi culturali (e bibliotecari). Stanziati circa 260 milioni peri servizi ai cittadini.

"Governare significa prendersi responsabilità e fare scelte: c’è una città in grande trasformazione in un momento difficile come questo, credo che questo bilancio sia davvero uno sforzo eccezionale di cui sono davvero orgoglioso e felice", chiude il sindaco Nardella.