Carlo Nordio ministro della Giustizia. Chi è: le sue inchieste e la sua carriera

Magistrato in pensione, ha indagato negli anni '80 sulle Brigate Rosse. Protagonista nell'era Tangentopoli, è stato anche titolare dell'inchiesta sul Mose

Dal potere giudiziario al potere esecutivo. Un passaggio compiuto da diversi ex magistrati, spesso in area centrosinistra, ma non mancano gli esempi anche nel centrodestra. Come l'ultimo, quello di Carlo Nordio, neo ministro della Giustizia. È a lui, ex giudice istruttore e poi pm a Venezia, che Giorgia Meloni ha affidato uno dei dicasteri più delicato del suo Governo, uno dei più discussi tra gli alleati.

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Carlo Nordio
Carlo Nordio

Nordio, 75 anni, è originario di Treviso, si è laureato all'Università di Padova e ha svolto la sua intera carriera da magistrato a Venezia. Un veneto doc, insomma, magistrato dal 1977 al 2017, anno in cui è andato in pensione. Tra le sue inchieste più significative, figurano negli anni Ottanta indagini sulle Brigate Rosse venete e sui sequestri di persona, mentre nei Novanta si è occupato del filone veneto di Tangentopoli. In anni più recenti, da procuratore aggiunto di Venezia è stato titolare dell'inchiesta sul Mose. Figura di destra vecchio stampo, ha condotto indagini anche sulle cosiddette 'coop rosse' e, in varie occasioni, si è espresso in maniera fortemente critica nei confronti del sistema giustizia in Italia. Nordio è tuttavia anche uomo di dialogo, non prigioniero delle ideologie e delle sue posizioni, come testimonia il libro del 2010 'In attesa di giustizia. Dialogo sulle riforme possibili', scritto con l'ex sindaco di centrosinistra di Milano, Giuseppe Pisapia, già esponente di Rifondazione comunista oggi europarlamentare Pd. 

Dopo aver dismesso la toga, nel dicembre 2018 Nordio entra a far parte del Consiglio d'amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi onlus. Nel 2020 celebra il matrimonio fra l'ex tennista Adriano Panatta e Anna Bonamigo. La prima ribalta sulla scena politica nazionale risale invece all'anno scorso, quando il centrodestra lo inserisce nella rosa dei papabili per l'elezione a presidente della Repubblica, tra i nomi che potrebbero essere condivisi anche da M5s e centrosinistra. Alla fine si voterà il Mattarella bis, ma Fratelli d'Italia decide di votare Nordio come candidato di bandiera. Il rapporto con Fdi si fa sempre più organico e alle elezioni politiche del 25 settembre scorso è candidato alla Camera nel collegio uninominale Veneto 1 - 03, quello della  Treviso, oltre che come capolista in Veneto 1 nel plurinominale. Candidatura blindata, dunque, ma Nordio non ha bisogno del paracadute, vincendo all'uninominale con il 56,24% dei voti. Viene quindi eletto deputato per la prima volta ma la sua esperienza da parlamentare dura poco, compiendo subito il salto a ministro.