Nuovo stadio, Sesto San Giovanni spalanca le porte a San Siro

Il sindaco De Stefano: "Abbiamo le aree dismesse più grandi d'Europa, realizzare il nuovo stadio non sarà difficile"

La ex Falck di Sesto San Giovanni

La ex Falck di Sesto San Giovanni

Segrate, San Donato Milanese, Milano o Sesto San Giovanni. Dove sorgerà il nuovo stadio San Siro? Il sindaco di Milano, Beppe Sala, spinge per far rimanere l'impianto sportivo nel capoluogo lombardo, ma intanto l'iter burocratico langue e il percorso è ancora in alto mare. In questa situazione di stallo, nella quale le società di Inter e Milan e il Comune di Milano continuano a inviarsi messaggi da lontano, a inserirsi entrando in tackle scivolato è il sindaco di Sesto San Giovanni. "Realizzare il nuovo stadio a Sesto San Giovanni non sarà complicato, viste le norme urbanistiche e le bonifiche già in corso delle aree Falck. Noi abbiamo le aree dismesse più grandi d'Europa, che comprendono le aree ex Falck con 1.250.000 metri quadrati, alle quali poi si aggiungono 350mila metri quadrati di aree ex Marelli e altri 400mila di aree ex decapaggio Vulcano" sottolinea Roberto Di Stefano. 

"Lo spazio c’è - prosegue il primo cittadino sestese - ed è disponibile, ma per poter prendere una decisione di questa natura bisogna essere in tre ad essere d'accordo: il Comune, la proprietà e le due società Inter e Milan. Il nostro Comune, come nel 2018, anche oggi dà la propria disponibilità ad ospitare il nuovo stadio perché lo vediamo come un volano per tutto il territorio che possa valorizzare delle aree molto più grandi. Tutto in una logica che secondo me dovrebbe essere quella di Città metropolitana, quindi che Milano non finisca al confine del Comune ma che comprenda la prima schiera del milanese con i Comuni dell'hinterland. Che poi è anche una logica più internazionale, che nel mondo calcistico, se andiamo all'estero, molte realtà stanno facendo".