I profeti, la Patria, Dante e Arrigo

di MASSIMO PANDOLFI - Nemo propheta in patria. Succede spesso che un mito applaudito e premiato in giro per il mondo, non sia celebrato a dovere a casa sua. Per non dire snobbato.  Un esempio. In Romagna, ormai da tanti anni, è morto un personaggio, Claudio Chieffo, che milioni di abitanti del pianeta conoscono: magari non direttamente lui, ma le sue opere sì. Chieffo, cantautore cattolico, ha infatti scritto e interpretato i motivi più popolari che accompagnano le messe domenicali in tutto il mondo.  Per anni, Forlì, la città di Chieffo, ha fatto finta che Chieffo non esistesse, soprattutto quando era in vita, ed è stato un peccato. Per fortuna ci sono segnali che ci fanno pensare e sperare che la... musica stia cambiando. Fra neanche un mese a Fusignano (Ravenna) casa del rivoluzionario Arrigo Sacchi, verrà inaugurata una mostra con i cimeli dell'allenatore che ha segnato un'epoca e una svolta per il calcio italiano. Bellissima idea. Così come a Macerata si può visitare in questo periodo la rassegna che vede esposti i bozzetti delle scenografie del grande Dante Ferretti, maceratese doc, che fra le altre cose ha vinto anche tre premi Oscar. Ecco, a volte ci sbizzarriamo nel tentativo di  cercare di inventare qualcosa di nuovo per valorizzare i nostri territori, quando è sufficiente non dimenticarsi e anzi esaltare chi dal proprio territorio si è lanciato. E facciamolo anche quando sono vivi questi personaggi, come con Sacchi e con Ferretti. Non aspettiamo cent'anni.