Ucraina, primi dieci profughi ospiti a Montecarlo

La Prefettura attiva i “Cas“ ma anche Comuni e Caritas, arriveranno soprattutto mamme e bambini

Il prefetto Francesco Esposito sta coordinando la questione dei profughi dall’Ucraina

Il prefetto Francesco Esposito sta coordinando la questione dei profughi dall’Ucraina

Lucca, 2 marzo 2022 - I primi profughi sono già arrivati e per il momento hanno trovato ospitalità da amici e parenti a Montecarlo. Sono circa una decina, fuggono da una guerra in cui, fino all’ultimo momento, probabilmente neanche loro potevano credere. Motori accesi per la macchina organizzativa già pronta a ricevere chi cerca rifugio, grazie al coordinamento della Prefettura.

“Ci siamo attivati dal primo momento per una puntuale ricognizione delle strutture e dei posti disponibili per i rifugiati, siamo stati avvisati che probabilmente arriveranno soprattutto donne e bambini“, fa sapere il Prefetto, Francesco Esposito. “E’ difficile poter dare un numero preciso di posti al momento disponibili, siamo sull’ordine di grandezza di alcune decine, ma la situazione è in continuo divenire – spiega il Prefetto –. I primi arrivi come quelli nella zona di Montecarlo, l’accoglienza non sta avvenendo secondo i canali tradizionali ma in modo anche spontaneo e non organizzato, richiamata da parenti e amici che sono sul territorio. Comunque in questo primissimo sondaggio abbiamo appunto individuato alcune decine di posti disponibili. La risposta è stata buona e a questa si aggiunge la segnalazione di enti e associazioni pronte a offrire soluzioni aggiuntive, qualora se ne verificasse l’esigenza“.

Un’accoglienza che, il Prefetto lo specifica, non sarà solo quella di dare un tetto sicuro, che comunque per le famiglie in fuga dalla guerra non è poco. “Comuni e Provincia e Asl si sono attivati per creare un circuito in grado di offrire accoglienza nel senso più ampio del termine, quindi sotto il profilo sanitario, sociale e anche psicologico“.

Il primo punto di riferimento sono i “Cas“, centri di accoglienza straordinaria, nati per fronteggiare gli arrivi in massa di richiedenti asilo principalmente dall’Africa. I gestori sono già stati allertati dalla Prefettura e pronti a offrire soluzioni. “C’è una grande disponibilità anche da parte di Caritas, Diocesi e dall’arcivescovo Giulietti che vorrei ringraziare – sottolinea il Prefetto –. In generale la città si è offerta con grande slancio per offrire soluzioni a questa emergenza, soluzioni che potrebbero essere ampliate in caso di bisogno. Questo ci fa stare tranquilli“. L’emergenza guerra sta soppiantando anche quella Covid. E’ anche simbolico da questo punto di vista il fatto che Regione e Protezione civile puntino sugli alberghi sanitari finora dedicati proprio ai malati Covid. A Lucca su questo fronte c’è l’albergo Bernardino sulla via Romana, che ha una ventina di camere.

Ma sono pronti a scendere in campo anche i Comuni, Croce Rossa, Croce Verde e Misericordia. “Noi abbiamo 11 posti letto al momento liberi tra la sede di via Cesare Battisti, in centro storico, e quella di Segromigno – fa sapere il governatore della Misericordia di Lucca, Luca Papeschi –. E ora, come già abbiamo segnalato alla Prefettura, possiamo dedicarli alle famiglie suli dall’Ucraina“. La Regione, in caso di importanti flussi, provvederà a una ripartizione tra province in modo che l’accoglienza possa risultare più possibile equa e diffusa su tutto il territorio. E Lucca è pronta.

Laura Sartini