Rave party a Mezzano: "Più forze in campo, magari anche l’esercito"

Il sindaco di Pitigliano denuncia la situazione critica dovuta al vicino raduno. Piero Camilli: "Mi hanno fatto danni incalcolabili"

Rave party Mezzano (Foto Aprili)

Rave party Mezzano (Foto Aprili)

Grosseto, 19 agosto 2021 - Ieri sera se ne sono andati via in circa 4mila, il giorno prima in settecento. Stanno quindi gradualmente scemando i 10mila partecipanti al rave party che dalla vigilia di agosto si sta svolgendo in trenta ettari occupati abusivamente e illegalmente intorno al lago di Mezzano, nel comune di Valentano, a Viterbo. Ma continuano ad essere pesanti gli effetti che questo rave sta provocando nei paesi delle Colline del Fiora, in particolare a Pitigliano. Qui martedì sera un giovane, in preda ai fumi dell’alcol della droga è caduto rovinosamente a terra, ferendosi al viso. I sanitari del 118, che lo hanno trovato con una maschera di sangue lo hanno fatto salire sull’ambulanza dalla quale è poi scappato per raggiungere un bar dove si sarebbe picchiato con alcuni ragazzi.

Una situazione pesante quella che si è creata a Pitigliano, tant’è che il sindaco Giovanni Gentili ha chiamato la Prefettura, chiedendo il rafforzamento del presidio delle forze dell’ordine. "Ho chiesto al prefetto – ci dice il sindaco – che rafforzi il presidio, magari ricorrendo anche all’esercito, al Savoia Cavalleria. Speriamo che mi ascolti, in caso contrario prenderemo gli agenti della vigilanza privata e rimetteremo il conto alla Prefettura".

Ma è soprattutto il proprietario dei trenta ettari occupati abusivamente e illegalmente, a dover fare la conta dei danni. E’ Piero Camilli, industriale della macellazione ovina, già presidente del Grosseto calcio che ha portato in Serie B, e proprietario della grande tenuta del lago di Mezzano (che si estende per settecento ettari e all’interno della quale si trova anche il lago e la spiaggia), in una parte della quale (trenta ettari) si sta svolgendo il rave. "I danni sono davvero incalcolabili – ci dice Camilli –. Qui hanno rubato, danneggiato, un disastro, uno scempio. Dieci pecore sono state sgozzate da questi cani che vengono lasciati in libertà. Stanotte (ieri per chi legge, ndr), hanno sfasciato alcuni capannoni dove teniamo alcuni mezzi agricoli. Hanno rubato le batterie di cinque trattori, inoltre hanno sfasciato un pozzo creando problema di abbeveramento agli animali. Pecore e mucche sono impaurite. Siamo fronte a una situazione vergognosa. Questi sono barbari, incivili, stanno terrorizzando la gente dei paesi vicini. se fosse per me li avrei presi a legnate. Ma siamo sicuri che questo sia un un Paese legale? Ho dei dubbi visto che si multa i cittadini onesti e a questa gente si permette di fare ciò che vogliono. Per questa l’unica cosa che mi sento di dire al ministro Lamorgese è di cambiare mestiere".