Rincari, energia e gas alle stelle. Le ditte allungano le ferie

Vetro, carta, gomma, tessile: le maxi bollette mettono in ginocchio molti settori. Allarme degli industriali ma anche Confcommercio e artigiani chiedono aiuto

I 200 euro serviranno a far fronte a rincaro bollette e inflazione

I 200 euro serviranno a far fronte a rincaro bollette e inflazione

Firenze, 6 gennaio 2022 - «Alcune aziende hanno deciso di far allungare le vacanze ai lavoratori per non riprendere subito la produzione in attesa di capire dove andremo a finire". E’ il termometro dell’incertezza che offre il delegato per l’energia di Confindustria Toscana Tiziano Pieretti, vicepresidente di Ctn. Aziende del vetro, plastica, gomma ma anche acciaio e tessile sono in difficoltà per i rincari alle stelle di gas ed energia.

"C’è una preoccupazione diffusa - continua Pieretti - le aziende per un po’ reggono, noi imprenditori siamo abituati a lottare ma prevediamo che scenari speculativi sui mercati continuino". E allora? Servono interventi decisi secondo Confindustria. Qualcosa si può fare come il calo dell’Iva sulle componenti energia o chiedere alle maxi aziende (Snam, Terna, Enel) "dai grandi utili di concedere qualcosa" conclude Pieretti.

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha acceso i riflettori sul caso rincari, si dice da Roma, tanto che in una delle ultime sedute del Consiglio dei ministri ha chiesto un provvedimento ad hoc al di là degli interventi previsti nella legge Finanziaria.  

In campo anche Enel secondo cui il "vero colpevole" del caro-bollette "è il gas" che l’Italia importa per il 90% del proprio fabbisogno e che utilizza per produrre la metà dell’energia elettrica (il resto viene generato con altre fonti). Per risparmiare, la strada nel medio periodo è "utilizzare le fonti rinnovabili" ma "la burocrazia frena la diffusione facile e veloce" di pannelli solari e pale eoliche. Nel breve termine, invece, famiglie e aziende dovrebbero "stipulare contratti pluriennali e a prezzo fisso, così il rischio diminuisce" dice Nicola Lanzetta, da dicembre direttore Italia di Enel. Tutta l’energia "che consegneremo nel 2022 - aggiunge Lanzetta - è stata venduta prima dell’estate a prezzi fissati e ben lontani dagli attuali, questo vale per Enel che vende a lungo termine ma penso per la gran parte degli operatori elettrici, non per chi fa speculazione, ma non penso sia il grosso della generazione italiana". Enel, poi, in Italia ha una fetta di appena il 18% della generazione di energia elettrica "quindi non siamo questo gigante che governa i mercati e determina il prezzo".  

Preoccupazione anche da Confcommercio Toscana: "I rincari delle bollette colpiscono le aziende su più fronti perché si traducono direttamente in un aumento considerevole dei prezzi delle forniture e dei costi di gestione (circa +40% su elettricità e gas), indirettamente, in una diminuzione degli introiti. Tra inflazione e caro bollette il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa sono destinati a ridimensionarsi già nei prossimi mesi. Chiediamo al governo che assuma misure strutturali contro il caro energia, quelle prese con l’ultima legge di Bilancio non saranno sufficienti" sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni.  

Alzano la voce gli artigiani: "Servono subito aiuti o i rincari dell’energia avranno conseguenze gravi in tanti settori produttivi. Le conseguenze degli aumenti dei costi energetici rischiano di pesare sui bilanci di molte aziende e portare a interruzioni delle attività produttive e chiusure in molti comparti" evidenzia Confartigianato Toscana. Per Moreno Vignolini, presidente della categoria tessili di Confartigianato Toscana, "gli aumenti dei costi dell’energia hanno un impatto diverso per le imprese che operano nelle varie fasi della filiera del tessile-moda. Il costo del gas è quintuplicato. Fondamentali accordi per calmierare le tariffe".