Scuole in zona gialla, ecco le regole

Da oggi le superiori in presenza fino al 70%. La Regione approva le linee guida per la gestione dei casi Covid

Una lezione all'aperto

Una lezione all'aperto

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Da oggi, con il passaggio in zona gialla, nelle scuole superiori milanesi è prevista la presenza garantita in aula al 70%. La didattica a distanza, dunque, non potrà superare il 30%. In nidi, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado, invece, è prevista la presenza al 100%. Ieri mattina l’assessorato all’Istruzione della Regione Lombardia ha diffuso un documento in cui vengono spiegate le procedure previste nel caso in cui si registrino casi di Covid-19 nelle scuole lombarde. È previsto l’accesso al test (tampone molecolare o antigenico) senza prenotazioni, gratuitamente, sia per gli studenti (a partire della prima infanzia), sia per il personale scolastico docente e non docente, che presentino sintomi a scuola o fuori dall’ambiente scolastico. Sarà il medico curante a indicare all’interessato se effettuare o no il test: bisognerà autocertificare l’avvenuto consulto preventivo con il dottore.

L’accesso semplificato ai tamponi è possibile solo se si presenta il modulo di dichiarazione della motivazione, da consegnare in fase di accettazione. Per ottenere il risultato del tampone, basta un click su www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it. Il servizio “Consulta Esiti Covid-19’’ permette di accedere agli esiti dei tamponi tramite un codice univoco nazionale (Cun), che identifica in maniera puntuale ogni singolo tampone e che viene inviato tramite sms al cittadino, entro 72 ore dall’esecuzione del tampone.

Nel caso in cui i sintomi del contagio degli studenti vengano riscontrati a scuola, gli interessati saranno allontanati dalla classe e accolti in un ambiente dedicato, in attesa del ritiro da parte dei genitori, che devono sempre contattare il pediatra di libera scelta (Pls) e chiedere alla scuola di timbrare il modulo 2 di autocertificazione. Se lo studente o studentessa è maggiorenne, deve prendere contatto con il medico di famiglia, ma può allontanarsi autonomamente. Al contrario, nel caso in cui i sintomi del contagio da coronavirus si presentato a casa e non a scuola, i genitori devono contattare il prima possibile il pediatra, che indicherà se è il caso o no di fare il tampone. L’assessore regionale all’Istruzione Fabrizio Sala commenta così le linee guida per la gestione dei casi di Covid in ambito scolastico: "Abbiamo formulato il documento raccogliendo le più frequenti domande che ci sono state poste da istituzioni scolastiche e formative e dalle famiglie, in modo da rendere più facile l’accesso alle procedure stabilite per le gestione dei casi Covid in ambito scolastico, con l’obiettivo di rendere più sicura la ripartenza delle attività didattiche". E ancora: "Auguro ai nostri studenti una ripartenza in sicurezza e senza interruzioni, in modo che possano concludere questo anno scolastico insieme cogliendo al massimo tutte le opportunità che la scuola può offrire".