"Un positivo". E 25 studenti vanno in Dad

Il caso in due classi ’fuse’ dell’istituto Fedi-Fermi. Il preside Magrini: "Quarantena obbligatoria, in attesa delle nuove regole e direttive"

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Un positivo in aula, scatta la didattica a distanza per gli studenti di due classi dell’Istituto Tecnico Tecnologico Fedi-Fermi. Il provvedimento in data 3 novembre porta la firma del dirigente scolastico Graziano Magrini che nella circolare rende note le disposizioni adottate dall’Asl Toscana centro: "Il Dipartimento di prevenzione – si legge nel documento – ha comunicato che un soggetto positivo al Sars-Cov-2 ha frequentato la scuola nei giorni 23-30 ottobre. Sono in corso verifiche e accertamenti da parte dello stesso dipartimento finalizzati al tracciamento dei contatti del soggetto positivo e alla conseguente trasmissione via mail dei provvedimenti di quarantena. L’Istituto provvederà alla sanificazione straordinaria dei locali frequentati dal caso positivo in questione. Da giovedì 4 al 13 novembre compreso le classi 3MD e 3KA svolgeranno le attività didattiche nella modalità a distanza".

I destinatari del provvedimento sono circa 25 studenti, mentre in queste ore gli uffici dell’Asl stanno ricostruendo la catena degli ultimi contatti col positivo per estendere eventualmente il provvedimento di quarantena. "La disposizione ricade su di una classe articolata, vale a dire due piccole terze fuse in una sola classe – spiega il preside Magrini -. Stiamo parlando di circa 25 studenti. Per quel che riguarda la nostra scuola dall’inizio dell’anno ad oggi questa è la terza quarantena scattata in seguito a positività accertata. Non ci sono ragioni di allarme, la situazione risulta sotto controllo". Dopo un primo picco a settembre pochi giorni dopo il suono della prima campanella con una decina di classi costrette in dad in tutta la provincia e altrettante a metà del mese scorso, riprende dunque la conta delle classi ingessate dal virus, dove a seguito della positività di un singolo la normativa prevede che tutta la classe resti a casa. Disposizione che, però, dovrebbe avere vita breve in attesa che la riforma delle quarantene scolastiche dopo bozze, annunci e tavoli di confronto diventi finalmente ufficiale. Col nuovo documento – attualmente incagliato in un dialogo allargato tra Istituto Superiore della Sanità (Iss), Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, Regioni e Garante della privacy – la didattica a distanza scatterebbe infatti solo in presenza di tre positivi, con quarantena selettiva nel caso in cui i positivi scendano a due e lezioni garantite in presenza con un solo positivo al covid. Alla notizia di un positivo al covid il nuovo iter prevedrebbe, come recita l’ultima bozza dell’Iss, un primo test a tempo zero, ovvero il prima possibile da somministrare a tutti i compagni; se negativo gli alunni possono rientrare in classe, salvo poi ripetere il tampone cinque giorni dopo. Le nuove norme dovrebbero riguardare solo scuole primarie e secondarie. Diverso il discorso per i frequentanti la scuola dell’infanzia, dove non vige l’obbligo di mascherina (almeno non per gli alunni) e dove garantire il distanziamento non è possibile. Qui basterà anche un solo positivo, come è adesso, per far scattare la quarantena collettiva.

"Al momento comunicazioni ufficiali dal Ministero sulle nuove quarantene non sono arrivate – spiega Magrini -. Stanno circolando in queste ore comunicazioni dalle organizzazioni che ci rappresentano, ma tutto è ancora da analizzare e capire".

linda meoni