Zona gialla, le regioni a rischio dopo Ferragosto

Agenas: "Crescita ricoveri e terapie intensive". Occhi puntati sul Sud Italia e sulle isole. E' attesa per il prossimo monitoraggio dell'Iss

Mascherina all'aperto in zona gialla

Mascherina all'aperto in zona gialla

Milano, 10 agosto 2021 - Ferragosto in zona bianca, ma da lunedì 16 la situazione potrebbe cambiare: i numeri di contagi e ricoveri sono in crescita in alcune regioni e lasciano intravedere un possibile ritorno in zona gialla. A rischio, in modo particolare, Sicilia e Sardegna. Le due regioni potrebbero andare incontro a regole e misure più severe rispetto a quelle attuali secondo i nuovi parametri fissati per decreto dal governo il 23 luglio scorso. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti, se il tasso di occupazione delle terapie intensive non supera il 10% e se i posti letto occupati dei reparti ospedalieri non superano il 15%. Il prossimo monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità sarà venerdì 13 agosto.  

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Agenas: "Crescita ricoveri in sette regioni"

Cresce in sette Regioni il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti Covid, con la Sicilia appena sotto il 15%, uno dei parametri per il cambio colore. E' quanto emerge dal monitoraggio giornaliero dell'Agenzia nazionale servizi sanitari regionali, secondo cui i ricoveri aumentano anche in Abruzzo (4%), Campania (7%), Emilia-Romagna (5%), Lazio (7%), Molise (2%), Puglia (45). A +1% in 4 Regioni il tasso d'occupazione delle intensive.  A livello nazionale resta al 5% il tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid-19 nei reparti di area non critica degli ospedali. Cresce dell'1% in 4 Regioni il tasso di occupazione di terapie intensive da parte di pazienti Covid: Emilia Romagna (che raggiunge il 4%), Lazio (che arriva al 7%), Lombardia (che arriva al 3%) e Toscana (che arriva al 5%). Anche il valore nazionale, dopo settimane di stabilità, segna +1%, raggiungendo quota 4%. E' stabile la Sardegna all'11%, oltre la soglia del 10%, uno dei nuovi parametri per il cambio di colore. Segno meno invece per la provincia autonoma di Trento che torna a 0.

La Sardegna

La regione che più di tutte sta risentendo dei contagi è la Sardegna che soddisfa ben due criteri su tre. La Sardegna presenta un’incidenza di ben 142 su 100.000 abitanti, un dato che quasi triplica il valore stabilito; ciò che preoccupa di più però è l’occupazione dei posti letto in area intensiva pari all’11%, oltre la soglia del 10%. Il terzo requisito non è nemmeno così basso, infatti i posti letto nei reparti ordinari è pari al 7%, quasi la metà di quelli richiesti per soddisfare tutte le misure e passare in zona gialla. Ieri, si sono registrati 172 i nuovi casi di Covid. Le vittime totali sono 1.516, mentre il numero dei casi di positivita' diagnosticati dall'inizio della pandemia ha raggiunto i 64.826. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 22 (+1 rispetto a ieri), mentre quelli in area medica sono 109. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.539. Il numero delle persone testate per il coronavirus e' arrivato a 903.502. Rispetto al giorno prima sono stati eseguiti altri 9.548 tamponi, per un totale di 1 milione 562.936 da marzo 2020.

La Sicilia

La Sicilia è una delle regioni in cui si sono registrati più casi positivi in 24 ore ed è molto vicina a soddisfare due requisiti su tre. La regione sicula ha infatti il valore dell’incidenza dei positivi pari 104,5, raddoppiando il requisito richiesto. Preoccupa inoltre per l’aumento della percentuale delle occupazioni dei posti letto in terapia intensiva pari al 7%, un numero abbastanza elevato; mentre per l’occupazione dei posti letti nei reparti ordinari è pari al 13% a fronte del 15% richiesto. Ieri, si sono registrati  923 i nuovi casi Covid, scoperti grazie a 17.356 tamponi antigenici e molecolari. Al momento sull'Isola, che è ancora prima per nuovi contagi, nella classifica delle regioni italiane, si contano 14.939 positivi, 862 in più rispetto a ieri. Sul fronte ospedaliero si registrano 442 ricoverati in regime ordinario e 52 in terapia intensiva. per quanto riguarda i dati delle nove province, svettano Palermo e Catania, rispettivamente con 208 e 190 nuovi casi. 

Le altre regioni a rischio

Se al momento solo la Sardegna soddisfa uno dei due criteri, altre regioni hanno registrato un aumento della pressione sugli ospedali nell’ultima settimana. La Liguria è passata da un’occupazione dei posti letto del 2,8% in terapia intensiva al 7% e il Lazio dal 3,6% al 6%. Ovviamente l’aumento dei contagi potrebbe essere indice di un aumento dei tamponi effettuati, solo in questo modo si potrebbe infatti spiegare la situazione della Calabria, che supera di poco l’incidenza con 57,1 positivi su 100.000 ma presenta un’occupazione dei posti letto nei reparti ordinari pari all’11%.

E la Lombardia?

Ieri, in Lombardia, si sono registrati 200 i nuovi casi di positivi al Covid, a fronte di 10.975 tamponi effettuati. Il tasso di positività si è attestato  all'1,8%. Sono state due in più le persone ricoverate in terapia intensiva, per un totale di 37 in tutta la regione, sono scesi invece di una unità i ricoverati nei reparti ordinari che in totale sono 275. Una persona è deceduta a causa del virus per un totale di 33.839 morti dall'inizio della pandemia. Per quanto riguarda i nuovi casi per Provincia la più colpita è stata Milano con 69 casi di cui 29 a Milano città, segue Varese con 38, Mantova con 14, Brescia e Cremona con 13, Como con 12, Bergamo con 10, Sondrio con 7, Lecco e Monza e Brianza con 5, Pavia con 4, nessun nuovo contagio nella provincia di Lodi. 

Le regole della zona gialla

MASCHERINE ALL'APERTO - Se in zona bianca all'aperto le mascherine non sono più obbligatorie, salvo i casi di assembramento, in zona gialla invece tornano ad essere obbligatorie fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni e chi ha una patologia incompatibile con l'uso della mascherina.

BAR E RISTORANTI - I bar e ristoranti al chiuso posso effettuare servizio al tavolo fino alle 18. All'aperto invece possono effettuare servizio al tavolo anche a cena. 

CINEMA E TEATRI - In zona gialla cinema e teatri sono aperti, ma col rispetto di stringenti limitazioni: solo posti a sedere prenotati in anticipo e distanza di almeno un metro. Limitata anche la capienza al 50% e comunque mai più di 1.000 spettaori al coperto e 2.500 all'aperto.

DISCOTECHE - Le discoteche restano chiuse.

EVENTI SPORTIVI -  Per quanto riguarda gli eventi sportivi, "in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all'aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico".

GREEN PASS -  Alcune attività al chiuso restano possibili, ma sarà necessario avere il Green pass (in caso di vaccinazione valido 15 giorni dopo la prima dose): ristoranti e bar al chiuso per il consumo al tavolo; eventi congressi e fiere; piscine, palestre e centri benessere; spettacoli; centri termali, parchi a tema; sale da gioco, scommesse e casinò; concorsi.