Ascoli Brescia, riecco Ninkovic. Vivarini tiene alta la tensione

Il tecnico del Picchio ha convocato 25 giocatori: "Anche gli avversari ci temono"

Il tecnico dell'Ascoli Vincenzo Vivarini prepara la sfida col Brescia

Il tecnico dell'Ascoli Vincenzo Vivarini prepara la sfida col Brescia

Ascoli, 20 dicembre 2018 - Il Picchio sfida le Rondinelle per spiccare definitivamente il volo in un campionato molto aperto che non è ancora riuscito a delineare i ruoli di molte delle squadre partecipanti. Vincere contro il Brescia dopo aver pareggiato contro il Cittadella potrebbe consentire di affrontare le restanti due gare d'andata proiettati verso un determinato obiettivo. Il tecnico Vincenzo Vivarini potrà tornare a schierare un elemento determinante per la categoria come Ninkovic. Dai suoi piedi potrebbero nascere le occasioni più pericolose dell'Ascoli. 

Nella gara contro il Brescia quali sorprese ci possiamo aspettare? "D’Elia ha avuto un affaticamento in settimana, ma ha recuperato bene. Baldini invece ha accusato qualche problema nella rifinitura prima del match col Cittadella. Ci sarà il ballottaggio Addae-Cavion-Frattesi per giocarsi due posti, ma sarà un ballottaggio positivo perché tutti e tre danno garanzie importanti. Quanto alla difesa, le scelte saranno legate ai particolari e alle caratteristiche della squadra avversaria, domani scioglieremo i dubbi". Che idea si è fatto del Brescia? "Il Brescia ha fatto investimenti importanti, lo affrontiamo nel momento in cui è in grande condizione, ma penso che anche gli avversari avranno timore di affrontare l’Ascoli". Ha studiato il modo per fermare Donnarumma e Tonali? "Ce ne sono anche altri, è una squadra dalle grandissime qualità e individualità. Ci sarà da battagliare, servirà una partita di grande personalità da parte nostra, li aspettiamo. Rispetto alla sfida col Cittadella troveremo minore aggressività da parte del Brescia, ma più qualità oltre al fatto che palleggiano e cercano di giocare palla da dietro. La gara dobbiamo dominarla noi". Sarà una gara particolare vista la ricorrenza della scomparsa del Presidentissimo Rozzi? "C’è tanto rispetto per questo. Da bambino ero appassionato di Rozzi e riconosco a lui un merito immenso, ma non dobbiamo fare errori sotto questo aspetto. La gara va preparata con determinazione e cattiveria, poi a fine partita potremo parlare di questo aspetto". In campo quindi non saranno ammesse distrazioni, giusto? "Come accadde in occasione della ricorrenza del 120esimo anniversario del club, a pensare a queste cose rischiamo di perdere di vista quello che dobbiamo fare in campo. È importante fare punti in partite come questa, dobbiamo essere bravi a tirare fuori il massimo che abbiamo e anche di più. Vincere sarebbe un salto importante". È il momento della verità con tutti questi match ravvicinati? "Non mi piace giocare con questa frequenza sotto Natale e neppure come è stato organizzato il torneo quest’anno. Abbiamo avuto delle soste che per la B non è cosa normale e ora un accavallamento di partite nel periodo natalizio".