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"Appignano isolata da tutto". Falciani: ultimi nel reddito

Il capogruppo di minoranza: "Il nostro paese sta andando sempre peggio"

Giuseppe Falciani

Giuseppe Falciani

"Appignano del Tronto è uno dei paesi che fa registrare il reddito pro capite più basso". L’avvocato Giuseppe Falciani, capogruppo di minoranza nel piccolo paesino piceno, attacca. "Capisco che questi dati non possono essere imputati al Comune, ma è necessaria una riflessione e inoltre che si faccia qualcosa per rilanciare questo Comune, per dargli forza, economia e soprattutto vita. C’è un problema su cui porre l’accento: il Pnrr ha dato soldi a pioggia a tutti i Comuni, che si sono dati da fare. Chi con un modo, chi con un altro è riuscito a intercettare e creare una ricaduta sul territorio, con progetti che avranno una gittata a medio e lungo termine, ad Appignano del Tronto non sono riusciti a fare nulla. Un paese che ha bisogno di tutto non ha fatto nulla. Appignano ha bisogno di tornare ad essere competitivo e vivo e su che cosa si concentra? Sul progetto del sismografo, il simulatore del terremoto, che non si sa bene che valore abbia, ma che costa la bellezza di un milione e duecento mila euro. Capite bene quanto sta accadendo? Tra l’altro non c’è neanche una lettura della gestione dei costi. Per far funzionare quella macchina ci vorrà un addetto. Questo è il frutto di un’idea mastodontica, ma assurda: creare un turismo scolastico, ma la realtà dei fatti è ben diversa. Tutti capiscono che i costi di gestione non sono sostenibili, ci vuole personale specializzato, persone che controllino la macchina. Prima di salire sopra tutto deve essere in regola e mantenuto in regola. C’è un’idea di tutto questo? C’è un’analisi dei costi? Credo che abbiamo preso l’ennesimo abbaglio e abbiamo perso l’ennesima treno. Purtroppo – prosegue categorico Falciani – non c’è un’idea di sviluppo dei finanziamenti. Siamo i più bisognosi e non abbiamo intercettato neanche le briciole del Pnrr. Intercettare i fondi non significa ottenere i finanziamenti per la pavimentazione del centro storico, che non dicono devono arrivare dai fondi ordinari, ma specifici. Occorre una progettualità: una serie di servizi, di eventi necessari per rilanciare questo borgo, altrimenti il paese muore. Non voglio essere catastrofico, ma ad Appignano abbiamo mancato in tutto. Non c’è una programmazione né tantomeno un confronto, qui tutto è difficile, anche risistemare una parte del cimitero. Gli attuali amministratori navigano a vista, il rischio è che ci si possa incagliare come la Concordia. Ci chiediamo dove vogliono portare questo paese? Guardiamo a Monteprandone, è vero che dista una manciata di chilometri dal mare, questo piccolo borgo è molto ambito anche dai turisti, se non riusciamo ad avere delle idee, almeno copiamole. Siamo isolati da tutto".

Maria Grazia Lappa