
L’annuncio del sindaco Fioravanti e dell’assessore Pantaloni: "Ci siamo confrontati con le principali associazioni di categoria". Ora dovrà passare dal consiglio comunale.
Ora visitare Ascoli avrà un prezzo. Le Cento Torri si uniscono al gruppo di comuni che in questi anni ha introdotto la ‘city tax’, ovvero una quota da pagare per soggiornare come turista nella città. La Giunta comunale ha quindi approvato l’istituzione dell’Imposta di soggiorno nel Comune di Ascoli, che dovrà ora essere deliberata dal Consiglio comunale. Si tratta di una vera e proprio tassa a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive, dunque alberghi, hotel e bed&breakfast situati sul territorio comunali. Per quanto riguarda il prezzo ci sono ancora delle ombre. Il Comune specifica che si procederà applicando i criteri di gradualità in proporzione al prezzo sottostando ai termini stabiliti dal ‘regolamento comunale per l’istituzione e la disciplina dell’Imposta di soggiorno’, anche in questo caso in attesa di approvazione da parte del Consiglio. Solitamente però i prezzi variano da 1 a 5 euro a notte in base alla tipologia d’alloggio e alle stelle dell’albergo, non mancano poi i casi in cui si decide di applicare la tassa di soggiorno una tantum, indipendentemente dalle notti di soggiorno.
A prescindere dal prezzo, la tassa di soggiorno andrà pagata direttamente alla struttura dove si alloggia. "L’articolo 4 del Decreto legislativo 14 marzo 2011 intitolato ‘Disposizioni in materia di federalismo municipale’, ha introdotto la possibilità per i Comuni capoluogo di provincia di istituire, con deliberazione del Consiglio comunale, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio – hanno spiegato il sindaco Marco Fioravanti e l’assessore al bilancio Francesca Pantaloni –. Il gettito derivante da tale imposta sarà destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle stesse strutture ricettive, ma anche interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali. Il numero di turisti e visitatori presenti in città è aumentato negli ultimi anni e per poter mantenere costante tale presenza è fondamentale investire su servizi e interventi volti alla conservazione del patrimonio artistico-ambientale. Dopo esserci confrontati con le principali associazioni di categoria delle strutture ricettive, abbiamo deciso di istituire tale imposta di soggiorno e uno specifico regolamento per la sua disciplina, che ora dovranno essere approvati dal Consiglio Comunale". È bene ricordare che sarà il regolamento a definire tutte le linee guida per l’applicazione, ma è ovvio che saranno previste delle eccezioni che di solito riguardano ad esempio i bambini, le persone con disabilità e i loro accompagnatori.
Ottavia Firmani