
L’arresto è avvenuto davanti all’ex cinema delle Palme
La notizia dell’arresto del presunto stupratore di una ragazza di 17 anni, avvenuto poco più di due mesi fa a San Benedetto, ha suscitato viva soddisfazione in tutta la riviera. Ieri sul caso è intervenuto il sindaco Antonio Spazzafumo che si è complimentato con le forze dell’ordine. "Esprimo il ringraziamento della città ai carabinieri e alla polizia di Stato che, in poche settimane di silenzioso ma certosino lavoro di indagine, sono riusciti a risalire al presunto responsabile della violenza commessa su una ragazza minorenne – scrive Spazzafumo –. L’episodio destò preoccupazione e sconcerto nella cittadinanza e, se è doveroso attendere il pronunciamento della giustizia, il fatto che si sia giunti in breve ad individuare e fermare la persona che potrebbe essere stata autrice del terribile gesto conferma che a San Benedetto il presidio delle forze dell’ordine è puntuale e costante e che atti come quello che si è verificato non restano mai impuniti. E’ rilevante sottolinearlo alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne".
Intanto sulla ricostruzione dei fatti arrivano nuovi particolari da parte degli inquirenti e della magistratura. L’arrestato è un cittadino egiziano di 24 anni, senza fissa dimora, accusato di violenza sessuale aggravata. La pattuglia dei carabinieri l’ha intercettato nel centro cittadino, ma alla vista dei militari dell’arma il ventiquattrenne si è dato alla fuga generando un inseguimento tra i passanti, terminato con l’arresto davanti all’ex cinema delle Palme.
Sulla dinamica della violenza sessuale emerge che nella notte fra il 14 e il 15 di settembre il giovane egiziano si era offerto di accompagnare la minorenne turbata da una lite con un’amica che era appena avvenuta davanti a un noto locale che si trova nella zona del molo sud. Con la scusa di confortarla, il cittadino nord africano l’ha condotta in un luogo appartato, dove si è consumata la violenza sessuale. Per fare luce sul più grave episodio accaduto durante la scorsa estate sulla riviera delle palme, si sono subito attivati i carabinieri con l’ausilio del commissariato di San Benedetto e in perfetta sinergia sono arrivati ad identificare il presunto responsabile della violenza. Gli investigatori, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ascoli hanno raccolto gli elementi di prova passando dalle tradizionali attività di polizia giudiziaria allo studio delle immagini di video sorveglianza cittadina e all’analisi tecnica dei telefoni. Un’attività complessa e minuziosa che ha consentito di ricostruire le modalità con cui l’egiziano è riuscito ad ingannare la diciassettenne.
Marcello Iezzi