Baiocchi: "La violenza riguarda tutti i generi"

La dottoressa Antonella Baiocchi sostiene che la violenza non è prerogativa solo degli uomini, ma un problema di diseducazione che coinvolge entrambi i generi. La violenza relazionale e domestica non va legata solo al genere maschile, ma dipende da una cultura tossica diffusa nella società.

Baiocchi: "La violenza riguarda tutti i generi"

Baiocchi: "La violenza riguarda tutti i generi"

"La violenza e prevaricazione non solo prerogativa dell’uomo. La violenza è un problema di diseducazione, riguarda tutti i generi e dipende dall’incapacità di attuare il reciproco rispetto e gestire le divergenze in modo armonioso". E’ quanto sostiene la dottoressa Antonella Baiocchi, prendendo spunto dalla notizia della bella donna di San Benedetto, al centro di numerosi procedimenti giudiziari per aver truffato diversi uomini, ingannandoli con il suo fascino e con modi suadenti. Autrice del saggio ’La violenza non ha sesso’ si sta battendo da anni per far capire che la violenza relazionale e domestica non va legata solo al genere maschile. "Si tratta di un ennesimo fatto di cronaca che mette in luce che la violenza non è unidirezionale ma bidirezionale – sottolinea la dottoressa Baiocchi – le vittime possono essere sia uomini che donne, carnefici possono essere sia uomini che donne, perché la matrice della violenza è una questione di cultura tossica che famiglie e società continuano a divulgare". Si tratta, spiega, di una sorta di "analfabetismo psicologico-relazionale" che impedisce di attuare il reciproco rispetto: chi si trova in posizione di potere per affermare le proprie esigenze prevarica l’interlocutore in posizione di vulnerabilità. "E’ un fatto contingente il sesso/genere della persona in posizione di potere (fisico, psicologico, economico, di ruolo, etc.) e in posizione di vulnerabilità; in questo caso in posizione di potere c’era una donna che ha sfruttato per i propri fini la vulnerabilità degli interlocutori che ha predato".

Fabio Nestola responsabile del sito www.lafionda.com, da anni raccoglie dati in merito alle donne autrici di violenza e prevaricazione. Da inizio 2024 ben 257 donne si sono macchiate di false accuse nei confronti di uomini innocenti, 168 sono state autrici o mandanti di violenze verso uomini e 107 sono state autrici di violenze su minori o anziani. "Numeri terribili presi dalla certosina raccolta dei fatti di cronaca, che senz’altro non rispecchiano la realtà dei fatti. È un problema diseducativo che riguarda tutti e finché non lo si capisce ci saranno gravose conseguenze: anticostituzionale discriminazione verso la tutela degli uomini, accanimento giudiziario verso gli uomini e lassismo verso le donne" conclude Baiocchi.

Peppe Ercoli