
I sindacati di proprietari di immobili e di inquilini lanciano l’allarme
"Il rischio è che il centro storico di Ascoli diventi sempre più inaccessibile per la residenzialità". Si alza anche sotto le cento torri la protesta contro gli affitti brevi anche se qui, per ora, di ’keybox’ se ne vedono poche. Sono quelle piccole scatole di plastica che si aprono con una combinazione numerica e che al contengono le chiavi per entrare in un appartamento affittato online per pochi giorni. In varie zone d’Italia sono state oggetto di proteste: a Firenze sono state coperte con cerotti rossi, a Roma nascoste da cappelli verdi come quelli di Robin Hood. Azioni simili anche a Milano, Bologna e in altre zone d’Italia. La situazione preoccupa anche i sindacati di proprietari di immobili Aspi, Confedelizia, Uppi, Confabitare e quelli degli inquilini Sicet, Sunia, Uniat e Unione Inquilini ad Ascoli. "I bed & breakfast determinano l’indiscusso beneficio economico e turistico – scrivono in una nota – ma altre città la cui vocazione turistica è più consolidata hanno già sperimentato le conseguenze della deregolamentazione del settore. La distribuzione dell’offerta ricettiva su tutto il territorio e al di fuori delle strutture ricettive professionali è particolarmente adatta, e riteniamo positiva, a borghi e insediamenti urbani ormai abbandonati – scrivono –, dal momento che incentivano la manutenzione e la riqualificazione di patrimonio edilizio altrimenti inutilizzato; la stessa cosa però non può dirsi per città che ambiscono a mantenere, o addirittura accrescere, un tessuto urbano fatto di residenzialità, lavoro, comunità. Occorre considerare che tutta la provincia, ma in particolare la città di Ascoli, hanno
dovuto negli ultimi anni fare i conti con la compressione dell’offerta dovuta agli eventi legati al terremoto 2016 e alle sue conseguenze; se aggiungiamo la pressione esercitata dall’università, e poi ancora quella turistica crescente, è facile notare come questi fattori determino una notevole compressione dell’offerta e un innalzamento dei canoni di locazione che rende inaccessibili gli appartamenti a famiglie di reddito basso e medio. La priorità per questo territorio debba essere quella di non perdere, anzi accrescere, i residenti in città".
f.n.