
Marianna e Angela Velenosi
Uscire dall’ordinario, ma anche raggiungere l’innovazione recuperando le origini e tradizioni vitivinicole più pure. Sin dal 1984, anno di fondazione della cantina ad Ascoli, l’obiettivo di Velenosi Vini è stato quello di riscoprire e valorizzare le peculiarità dei vitigni marchigiani, portando l’attenzione su un terroir spesso escluso dalla rotte enologiche classiche. Un impegno che Angela Velenosi, insieme al suo team, continua a portare avanti con passione, attraverso continue sperimentazioni e che oggi vede l’ingresso nella gamma di un nuovo vino, cui farà seguito a inizio 2025, l’arrivo di una ulteriore referenza. Si chiama Extraordinary, Straordinario, di nome e di fatto. Il nuovo Marche Igt Rosso firmato dalla cantina ascolana è un blend di Montepulciano, Sangiovese e Lacrima di Morro d’Alba. I vigneti da cui nasce questo vino sono dislocati tra i comuni di Monteprandone e Morro d’Alba, ad un’altitudine compresa tra i 200 e i 250 metri sul livello del mare, su terreni calcarei e argillosi. La prima vendemmia imbottigliata, quella del 2022, si è svolta tra la prima decade di settembre (per Lacrima e Sangiovese) e la fine del mese (per Montepulciano). "Descritto come ‘l’oro delle Marche’, – ha ammesso Marianna Velenosi – questo vino si distingue per la sua potenza ed eleganza, con una bottiglia dorata e un’etichetta essenziale e accattivante che simboleggia il punto di incontro tra tradizione e innovazione".
Non solo. Alla Cantina Velenosi è nato anche il ‘Pecorino di Montagna’: un progetto su cui Angela Velenosi e il suo team lavorano da tempo e che oggi, completata la vinificazione, possono annunciare con orgoglio: la nascita a inizio 2025. Da anni Velenosi Vini conduce studi e ricerche non solo sul vitigno ma anche sulle aree più idonee per la sua coltivazione, arrivando così a darsi un ambizioso obiettivo: vinificare il Pecorino in altura perché, ad altitudini maggiori di quelle usuali, i grappoli acquisiscono un profilo aromatico ancora più elegante e minerale. Il vigneto, situato vicino ad Arquata del Tronto e a oltre 600 metri sul livello del mare, è caratterizzato da un’importante escursione termica. Le rese, molto basse, garantiscono un vino limpido, avvolgente, dalla sfumatura verde brillante e dai sentori spiccatamente fruttati. "Con il Pecorino di Montagna 2024 – ha concluso Angela Velenosi – abbiamo voluto esprimere le peculiarità di questo uvaggio ritornando alla purezza della sua forma più autentica e originaria ed è la nostra dedica alle radici di un vitigno espressivo ed elegante". Valerio Rosa