Gelosia ’malata’ verso la ex Condannato a tre anni e mezzo

Furto, lesioni personali gravi, appropriazione indebita aggravata. Queste le accuse per le quali è stato processato davanti al tribunale di Ascoli un 31enne di San Benedetto protagonista di una serata piuttosto violenta avvenuta in città la notte del 2 giugno 2018. Il giudice Tiziana D’Ecclesia lo ha condannato a tre anni e mezzo riconoscendolo colpevole delle accuse di furto e danneggiamento aggravato, mentre ha emesso una sentenza di non doversi procedere per le lesioni poiché nel frattempo la vittima ha ritirato la querela. Vittima una donna di 33 anni di Macerata con la quale l’imputato all’epoca aveva una relazione. Motivi di gelosia sarebbero all’origine di quanto avvenuto quella sera in un locale della movida di San Benedetto. Una serata tranquilla finché il sambenedettese non si è accorto che lei stava messaggiando con un suo ex ragazzo. Un fatto che ha mandato su tutte le furie il 31enne che si è impossessato del telefono, lo ha scaraventato a terra e ha poi preso a calpestarlo con forza. Ma non è finita qui: usciti dal locale, l’ha fatta salire in auto e qui l’ha letteralmente pestata colpendola ripetutamente con calci e pugni molto violenti. Il pestaggio ha provocato alla donna la frattura del naso, ferite in varie parti del volto e alla spalla destra per una prognosi di 25 giorni. L’uomo è anche accusato di essersi impossessato di un mazzo di chiavi che la ragazza teneva in borsa e del coperchio dello specchietto dell’auto di lei La maceratese, assistita dagli avvocati Federico Valori e Benedetta Tommasoni, lo ha denunciato. L’imputato, difeso dall’avvocato Ivo Iachini, l’ha risarcita con 10mila euro per cui la donna ha ritirato la costituzione di parte civile e la denuncia per le lesioni, scese sotto i 25 giorni di prognosi reato quindi non procedibile d’ufficio.

p.erc.