"Umberto Pasquali e Martina De Renzis sono usciti dalla maggioranza. Appoggio esterno vuol dire non avere rappresentanza in giunta. Che intenzioni ci sono sulla permanenza nell’esecutivo dell’assessore Sebastiani?" È questa la domanda che Nicolò Bagalini pone al sindaco e alla giunta dopo la fuoriuscita di altri due consiglieri, seguita all’addio di altri membri della maggioranza – i due De Vecchis e Barlocci – e di ben due assessori. Una considerazione interessante, dato che finora sono state revocate deleghe ad assessori cui mancava un appoggio in consiglio o che avevano ricevuto direttamente la sfiducia dalla lista di provenienza. Il quesito è stato posto durante una conferenza stampa in cui il gruppo di destra ha chiesto all’amministrazione di spiegare come potrà andare avanti senza avere, in emiciclo, una base in grado di garantire il successo delle proprie iniziative. "Dopo tre anni ci troviamo di fronte al rischio che l’attività amministrativa si fermi – afferma Pasqualino Piunti – Per tutto questo tempo non siamo stati delusi solo noi sei, ma l’intera città. Quindi intendiamo rendere nota una situazione di stallo che San Benedetto non si può permettere".
In ballo ci sono asfalti, Ballarin, impianti sportivi e molto altro: "Come può un’amministrazione programmare lavori e iniziative senza i numeri necessari? – fa notare Andrea Traini – Di tante opere tuttora in corso o pianificate non conosciamo il cronoprogramma". La disamina si allarga alla composizione della squadra di governo dal momento in cui vinse le elezioni nel 2021: "Una coalizione costituita unicamente da liste civiche ha portato al risultato di oggi – asserisce Lorenzo Marinangeli – Un gruppo basato sui partiti avrebbe dato precisi indirizzi. Invece prima abbiamo assistito alla fuoriuscita della Lazzari e poi di Gabrielli per problemi interni alla maggioranza. Poi c’è stata la fuoriuscita di Pasquali e De Renzis. Che credibilità può avere questo gruppo?".
Emanuela Carboni, invece, punta i riflettori sulle variazioni al bilancio che non sono state approvate nel consiglio di martedì. "Con il rinvio delle due delibere l’eventuale approvazione è stata rimandata al prossimo Consiglio. Ma nelle variazioni erano ricomprese delle iniziative di carattere sociale che ora rimangono in standby. Non è una buona notizia per la città". E ora c’è da chiudere la partita sull’assessore che prenderà il posto di Gabrielli, anche se in Viale De Gasperi si parla di rimpasto: "La nomina dell’assessore vacante pare sia imminente – conclude Stefano Muzi – ma chi si prenderà l’incarico in una maggioranza che non dà stabilità?"
Giuseppe Di Marco