L’Arca si trasferisce sul lungomare. Da Alba Adriatica allo Smeraldo

Il rinomato ristorante 'Arca' di Alba Adriatica si trasferisce a San Benedetto, arricchendo il lungomare con la sua cucina di altissima qualità e filosofia innovativa dello chef Massimiliano Capretta.

L’Arca si trasferisce sul lungomare. Da Alba Adriatica allo Smeraldo

L’Arca si trasferisce sul lungomare. Da Alba Adriatica allo Smeraldo

Il lungomare di San Benedetto si arricchisce con un nuovo ristorante di altissima qualità. Un locale di Alba Adriatica che ha fatto la fortuna in Abruzzo e che tra qualche giorno si trasferirà al di là del fiume Tronto, per una nuova esperienza in quella visione più ampia della filosofia dello chef Massimiliano Capretta finita anche in un bellissimo libro. Si tratta del ristorante ‘Arca’ che andrà a completare l’offerta sempre più di qualità dell’Hotel Smeraldo. Lo chef Massimiliano Capretta ha infatti deciso di trasferire il suo apprezzatissimo ristorante attualmente a due passi dal lungomare di Alba Adriatica, a San Benedetto. Oggi sarà l’ultimo giorno dell’Arca abruzzese e da sabato 15 inizierà l’avventura marchigiana sul Lungomare Rinascimento. Massimiliano ha una filosofia in cucina che è forse pure troppo avanti con i tempi, ma che produce piatti di una bontà esagerata. Una filosofia con tecniche e ricette innovative che, come detto, hanno ispirato anche un fortunatissimo libro dal titolo ’Bio cucina Mediterranea’ presentato due settimane fa anche all’Università di Teramo. Il servizio dell’Arca è impeccabile, la carta dei vini molto articolata e i piatti unici,. "E’ però giunta l’ora di una nuova sfida – ha ammesso lo chef Massimiliano Capretta – tra qualche giorno saremo al piano terra dell’Hotel Smeraldo Suites & Spa. Da tempo aspettavo l’occasione giusta per fare questo grande passo. Mi è stata offerta la conduzione di tanti ristoranti, ma non erano quello che cercavo. A marzo mi è arrivata una telefonata che mi ha convinto e abbiamo iniziato subito i lavori di ristrutturazione e tra una settimana apriremo la nuova ‘Arca’ a San Benedetto". L’Arca da anni è un punto di riferimento nell’Abruzzo teramano e Massimiliano si è fatto apprezzare per il suo talento, per la sua cultura e per la sua grande sensibilità. Appassionato di macrobiotica e ayurveda fin dalla gioventù, amante delle arti marziali, ha iniziato a fare sushi quando qui nessuno si era mai azzardato a proporlo. "L’Arca è nato come ristorante con cucina vegetariana nel 1998 – ha proseguito lo Chef – Nei primi tempi, quando proponevo un ‘arancino al miglio’, qualcuno mi diceva che servivo cibo per canarini. Nel 2006, abbiamo iniziato questa avventura del ristorante gourmet con una prerogativa più unica che rara: la certificazione bio CCPB. In cucina è arrivata mia sorella Dalila che ha studiato con diversi grandi chef, si è laureata in Scienze Gastronomiche e si è poi specializzata nella pasticceria. Nella brigata c’è poi il suo compagno, Edoardo Massari, sous chef con esperienze in alcuni indirizzi stellati di Roma e che guardacaso è di San Benedetto. Insomma – ha concluso Massimiliano Capretta – così il cerchio si chiude davvero. Punteremo sulla cucina del ‘Marcuzzo’ unendo la tradizione Teramana a quella Picena e sono certo che vinceremo anche questa sfida".

Valerio Rosa