"Lavori mai finiti, ci chiedono di andare via"

Continua la protesta dei residenti del quartiere Pennile di Sotto: "Nei nuovi alloggi alcuni interventi non sono stati fatti in maniera corretta"

"Lavori mai finiti, ci chiedono di andare via"

"Lavori mai finiti, ci chiedono di andare via"

Non si placano le proteste dei residenti del quartiere Pennile di Sotto. A distanza di alcuni mesi dall’ultimo sopralluogo effettuato, gli abitanti della zona sono tornati a manifestare tutto il proprio malessere nei confronti di comune ed Erap in merito ai lavori del nuovo edificio di via Umbria (lato sud) nel quale sono stati costruiti i nuovi alloggi all’interno dei quali in molti si dovranno trasferire entro il prossimo autunno. "Sono passati 26 anni e stiamo ancora in alto mare – lamenta Demetrio Angelini, uno dei portavoce delle famiglie del posto –. I garage, i fondaci e gli stessi lavori esterni non sono stati ancora ultimati e dall’Erap ci stanno spingendo per lasciare i vecchi alloggi e farci spostare in questa nuova palazzina dove però alcuni interventi non sono stati fatti neanche in maniera corretta. Non vogliamo lasciare le case in cui viviamo per poi ritrovarci in un posto non fruibile che comporta dei disagi. Nessuno del comune viene a verificare lo stato attuale della situazione. C’è un menefreghismo totale soprattutto da parte del vice sindaco Gianni Silvestri con cui abbiamo parlato più volte e che ancora non ha mosso nulla. Tra l’altro ancora non si capisce tutti questi fondi stanziati da quasi trent’anni dove stati spesi e come. Proprio per questa ragione farò personalmente un esposto alla Guardia di Finanza affinché indaghi e faccia luce su quanto è accaduto".

Complessivamente si parla di 20-21 famiglie che sono state contattate per accogliere la richiesta avanzata dall’ente regionale per l’abitazione pubblica. Lo scorso novembre era stato fatto un incontro al quale aveva preso parte anche il sindaco Fioravanti, il vice sindaco Silvestri, gli assessori Brugni e Cardinelli. "In quell’occasione avevamo avanzato delle richieste per riqualificare un quartiere che da sempre è considerato la favelas di Ascoli – prosegue –, chiedendo un parchetto con dei giochi per bambini. Si appuntarono tutto e alla fine è stato fatto solo l’asfalto per strada. Siamo una zona che continua ad essere lasciata nel dimenticatoio. La consegna lavori era prevista per il 2022, siamo già fuori tempo massimo. Nel corso degli ultimi anni non sono mai stati effettuati i lavori di manutenzioni anche per ciò che riguarda gli ascensori o gli interni delle palazzine. Nell’edificio qui di fronte c’è un ascensore inutilizzabile da circa 5 anni. Gli anziani o chi è in carrozzina come fa a salire i piani? Ci sembra tutto assurdo. Non smetteremo mai di lottare per questa battaglia".

Massimiliano Mariotti