
Nicoletta Natalini
C’è ancora da aspettare, per vedere la fine dei lavori alla Medicina d’urgenza di San Benedetto: la direzione dell’Ast Picena ad oggi non sa dire quando terminerà l’intervento ai flussi d’aria, l’unica cosa certa è che il tutto sarà portato a compimento entro l’anno prossimo. Archiviata la pratica, quindi, l’Azienda sanitaria dovrà stabilire se far rimanere la Murg dove si trova ora, cioè allo stesso piano del Pronto soccorso, oppure riportarla nella sede originaria. A fornire chiarimenti sullo stato dell’arte è la stessa dg, Nicoletta Natalini: "L’intervento sta andando avanti ma io non ho ancora una data di fine lavori".
Insomma, nessuna deadline precisa. Entro l’anno prossimo? "Per l’anno prossimo di sicuro, ma non riesco a dare un mese – continua la dg – Quel che possiamo fare è continuare a pungolare. Comunque è importante far capire che, dei 13 posti letto che erano all’interno di quella struttura, 5 erano di Medicina d’urgenza, quindi ad alta intensità assistenziale, mentre gli altri erano di osservazione breve intensiva: quelli dove il paziente viene ‘appoggiato’ e, solitamente, dopo essere stato in obi, viene dimesso. Questa era la situazione precedente. Poi abbiamo cominciato i lavori e spostato l’attività al piano terra. Al piano terra abbiamo 5 posti letto di alta intensità: sono quelli di Medicina d’urgenza, che sta funzionando e facendo i ricoveri. La funzione di Murg quindi è stata solo spostata. Ad essere ridotti sono i posti di obi, che da 8 sono passati a 3, ma si tratta di appoggi temporanei". La domanda quindi sorge spontanea: al termine dei lavori questi posti verranno ripristinati? "Tutto quello spazio noi pensiamo di tornare ad utilizzarlo – spiega Natalini – In ogni caso lo spostamento al piano del Pronto soccorso non ha rappresentato una complicazione organizzativa, perché anche le linee di indirizzo direbbero che la Medicina d’urgenza deve stare vicina. Quindi non abbiamo peggiorato la situazione, l’abbiamo migliorata, per vicinanza e condivisione di personale". Se ne deve dedurre che la Murg potrebbe rimanere lì dov’è? La dg fa capire che è ancora prematuro parlarne. "Quando avremo i lavori finiti – dice - se sarà il caso di ripensare l’organizzazione la ripenseremo. Bisogna anche sapere quanti medici ci lavorano, perché il problema è sempre la dotazione medica del Pronto soccorso. Il nostro obiettivo primario è ridurre i gettonisti: questi sono in sostituzione dei medici che non avevamo. Con l’assunzione di medici caleranno anche i turni dei gettonisti".
Giuseppe Di Marco