Morto in mare, si cerca la verità

Oggi l’autopsia su Tommaso Fioravanti. Aveva nuotato insieme al collega, poi è stato visto riverso

Morto in mare,  si cerca la verità

Oggi l’autopsia su Tommaso Fioravanti. Aveva nuotato insieme al collega, poi è stato visto riverso

Nella giornata di oggi sarà eseguita l’autopsia sulla salma del marittimo sessantenne di Martinsicuro, Tommaso Fioravanti, che ha trovato la morte nell’affondamento del battellino della lampara ’Brivido’ in attività di pesca a 30 miglia a traverso di Roseto degli Abruzzi. La tragedia si è consumata all’alba di mercoledì mentre il Fioravanti, insieme al collega Andrea Coccia, per tutti ’Zorro’ che è riuscito a salvarsi, stava completando le operazioni di distribuzione della rete attorno al natante per la cattura del pesce azzurro. L’esame autoptico servirà per accertare se il marittimo è deceduto per annegamento oppure se ha perso la vita a seguito di un improvviso malore. Secondo il racconto del personale di bordo, Tommaso Fioravanti, caduto in acqua a seguito di uno sbilanciamento del battello che ha imbarcato acqua finendo per inabissarsi, ha nuotato insieme al collega ’Zorro’, ma ad un certo punto, all’improvviso, è stato visto riverso, privo di vita. L’equipaggio ha subito recuperato il marittimo, si attivato con manovre rianimatorie, ma ormai non c’era più nulla da fare, Tommaso era deceduto.

Una tragedia che ha colpito ancora una volta le marinerie di San Benedetto e Martinsicuro. Dell’incidente in mare si occupa la Procura di Teramo che ha delegato il comando della capitaneria di porto di San Benedetto, diretta dal capitano di fregata Alessandra Di Maglio, per le indagini. I militari della Marina sono subito saliti a bordo del peschereccio, appena rientrato in porto con la salma del marittimo ed hanno ascoltato l’equipaggio e soprattutto il comandante Vincenzino Crescenzi, per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto, poiché qualcosa è andato storto durante le operazioni di pesca. La tragedia si è consumata intorno alle cinque del mattino, mentre il battellino dove si trovavano i due marittimi doveva essere issato a bordo del Brivido. Ora c’è attesa per capire come possa essere accaduta una simile tragedia. Tommaso viveva con la madre, dopo la separazione dalla moglie, ma era padre di tre figli, due maschi di 35 e 26 anni e di una ragazza di 24 anni.

Marcello Iezzi