
Non aveva preso i soldi al cliente. Dipendente delle Poste assolto
Nella veste di dipendente di Poste Italiane era accusato di essersi appropriato di una somma di denaro di proprietà di un anziano correntista di Arquata che lo ha denunciato e, assistito dall’avvocato Alessandro Angelozzi, si è costituto parte civile. Accusa dalla quale un ascolano di 44 anni difeso dall’avvocato Mauro Gionni è stato invece assolto dal giudice delle udienze preliminari Barbara Caponetti per non aver commesso il fatto dal giudice delle udienze preliminari Barbara Caponetti. I fatti oggetto del procedimento erano collocati fra giugno 2019 e maggio 2021, quando l’anziano si è accorto che qualcosa non andava sul suo conto e si è rivolto alla giustizia. Complessivamente l’ammanco ammontava a 7.150 euro, spariti dai suoi risparmi depositati nella filiale delle Poste. A luglio 2021 il titolare del conto si recò nell’ufficio postale di Arquata per effettuare un’operazione su suo libretto postale e notò una discrepanza sui movimenti. Due operazioni in uscita datate 7 giugno 2019 e 9 luglio 2019, rispettivamente di 3.500 e 2.500 euro, hanno attirato la sua attenzione, visto e considerato che non aveva mai fatto prelievi di questa entità. L’impiegato, in presenza anche della nipote del titolare del libretto e a sua volta co intestataria, ha risposto di aver trovato 2.500 in buoni postali e li ha immediatamente riaccreditati sul libretto postale; non aveva però saputo dare spiegazioni dell’ammanco di 3.500 euro. In ogni caso l’anziano non aveva mai autorizzato l’acquisto di prodotti finanziari. L’uomo ha quindi sporto denuncia, ma nel processo celebrato con rito abbreviato non sono emerse responsabilità dell’imputato.
p.erc.