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Pasquali e De Renzis lasciano la maggioranza

La decisione dopo il punto che prevedeva la revoca delle deleghe all’assessore Bruno Gabrielli. Spazzafumo: "Resto al mio posto".

Il sindaco Spazzafumo ieri in Consiglio

Il sindaco Spazzafumo ieri in Consiglio

La crisi di maggioranza, alla fine, è esplosa. Nel consiglio comunale di ieri pomeriggio Umberto Pasquali e Martina De Renzis sono usciti dalla maggioranza. La decisione è stata annunciata dopo il punto che prevedeva la revoca delle deleghe all’assessore Bruno Gabrielli. Fatta la comunicazione, l’ordine del giorno proseguiva con l’elenco di alcune variazioni di bilancio. Dopo l’intervento dell’assessore Domenico Pellei, ha preso la parola Pasquali: "Comunico l’uscita dalla maggioranza da parte del sottoscritto e della consigliera De Renzis - ha affermato - ma questo non vuol dire che non si possa appoggiare la maggioranza per quanto riguarda specifiche iniziative".

Silenzio in aula, il quadro è caduto dalla parete. Dopo un momento di sconcerto, nel quale il consiglio ha preso atto della fine della maggioranza, le repliche sono arrivate come un fiume in piena: "C’è un elefante nella stanza - ha dichiarato Paolo Canducci, rivolgendosi al sindaco - Lei non ha più una maggioranza. A questo punto ci sono le dimissioni, a meno che lei non ci venga a dire che quanto detto da Pasquali era uno scherzo".

"Dignità vorrebbe che il sindaco prendesse atto della situazione, in cui la maggioranza è venuta meno – ha aggiunto Giorgio De Vecchis - traendone le dovute conseguenze, ovvero le dimissioni. Se ora le variazioni di bilancio non vengono votate cosa succede?"

Non poteva mancare, ovviamente, la controreplica del sindaco Spazzafumo: "Io non ho mai fatto il politico – ha messo in chiaro il primo cittadino - Dignità e onestà sono le parole che mi porto dietro dalla campagna elettorale, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo deliberato e appaltato quasi 60 milioni di euro di lavori per la città. Diversi cantieri partiranno da qui ai prossimi mesi e San Benedetto cambierà. Non conosco il termine fallimento e il sottoscritto non si dimette e non perché mi interessi la poltrona: un lavoro ce l’ho. Ho lavorato tantissimo ogni giorno, cercando di stare nei tavoli in cui la città era necessario che fosse rappresentata".

"Non mi sono risparmiato – spiega ancora Spazzafumo –, per portare avanti il nostro programma di mandato. Umberto ha seguito con me tantissime attività e sono sicuro che continuerà a farlo". Sta di fatto che, al momento, la coalizione di governo può contare sul sostegno certo di appena 11 consiglieri: quelli di Libera, Centro Civico Popolare, San Benedetto Viva e Rivoluzione Civica, oltre che del sindaco stesso. Gli strascichi della fuoriuscita di Gabrielli, insomma, si sono fatti sentire.

Giuseppe Di Marco