
La vicenda del cane ucciso risale al 17 gennaio 2023 ed è avvenuta ad Appignano
Ascoli, 16 novembre 2024 – Il giudice Tiziana D’Ecclesia ha condannato un 55enne di Folignano accusato di uccisione di animali. Nel caso in questione il cagnolino ucciso era di razza Pincher. Il giudice è andato oltre la richiesta della pubblica accusa di condanna a quattro mesi e ha inflitto all’imputato una pena di sei mesi subordinando la sospensione della stessa al pagamento di un risarcimento danni di 10.000 euro in favore del proprietario del cane che si era costituito parte civile, assistito dall’avvocato Mario Ciafrè.
L’uomo dovrà rifondere anche 2.500 euro di spese legali alla controparte. Il suo legale, avvocato Stefano Pierantozzi, annuncia ricorso in appello. La vicenda risale al 17 gennaio 2023 ed è avvenuta ad Appignano. L’imputato stava transitando con il suo gregge nei pressi di una abitazione. Per governare le pecore che si è avvalso di alcuni pastori maremmani. Secondo l’impianto accusatorio, uno di loro si sarebbe scagliato contro il Pincher, di dimensioni chiaramente minori. Uno scontro impari, che ha visto soccombere il cane di piccola taglia rimasto a terra moribondo. Ciò che la magistratura rimprovera al pastore proprietario del maremmano è che, avendo visto quanto accaduto e resosi conto dell’aggressione del suo cane al Pincher, invece di soccorrere quest’ultimo lo ha riposto in una busta di plastica e “ancora agonizzante” lo ha gettato nei pressi di un fosso in aperta campagna. Il Pincher è stato ritrovato e recuperato dal proprietario ma, nonostante tutte le cure che gli sono state prestate, è morto. Durante il processo è stato sentito il carabiniere intervenuto sul posto, chiamato dalla persona offesa; il militare ha detto di aver visto il pastore con i suoi cani abruzzesi, notando che uno di questi aveva una macchia di sangue sulla zampa anteriore. Un veterinario ha riferito che il cane ferito gli è stato portato in ambulatorio e che era in condizioni gravi, tanto che lo ha operato d’urgenza, non riuscendo però a salvargli la vita, a causa della gravità delle lesioni causate dai morsi.
Il proprietario del cane deceduto ha detto che non era la prima volta che i cani del pastore avevano tentato di aggredire il suo Pincher e quel giorno stava davanti al suo terreno con il suo cane quando ha visto arrivare il pastore con il gregge e i suoi cinque cani che hanno invaso il suo campo. Poco dopo ha fatto rientro in casa pensando che anche il suo cane fosse rientrato, mentre invece era stato aggredito mortalmente. Lo ha cercato, trovandolo dilaniato dai morsi dentro una busta che poco prima aveva visto in mano al pastore.