REDAZIONE ASCOLI

Porto d'Ascoli: don Alfredo accoglie senzatetto, emergenza abitativa in crescita

Don Alfredo offre rifugio a un senzatetto a Porto d'Ascoli, evidenziando l'emergenza abitativa. Necessario intervento strutturale.

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Un clochard passa la notte al freddo

Un clochard passa la notte al freddo

A Porto d’Ascoli, nella chiesa della Santissima Annunziata, don Alfredo, parroco della chiesa, ha aperto le porte della canonica a un uomo senza dimora che da qualche tempo dormiva dall’altra parte della strada, avvolto in una coperta, esposto al freddo. Dopo aver chiesto aiuto ai fedeli, è riuscito a recuperare un letto e a sistemarlo in una stanza della canonica. Ora, quel senzatetto ha finalmente un riparo sicuro.

Questo episodio, per quanto encomiabile, mette in evidenza un problema più ampio e radicato. San Benedetto, infatti, vede ogni notte persone che dormono all’aperto, in periferia, come in pieno centro. Basta passeggiare lungo il corso per accorgersene: in cima alla scalinata dell’ex Cinema delle Palme o nei pressi del monumento alla Geneviève, sul lungomare, si trovano persone che hanno fatto della strada il loro rifugio. Un problema complesso, che si divide tra il rifiuto di essere aiutati da parte di alcuni senzatetto e di mancanza di strutture per altri.

"Alcuni rifiutano l’idea di una casa fissa", spiega Ilenia Illuminati, presidente dell’associazione Ora et Labora, attiva da anni nell’assistenza alle persone senza dimora. "Ma ad altri servirebbe solo un letto e un tetto. Trascorrono le giornate vendendo piccoli oggetti o girovagando. A loro serve solo un letto, una coperta e un tetto per la notte. Purtroppo, le strutture disponibili sono poche".

La situazione non è nuova e si è aggravata con la chiusura, anni fa, della ‘Casa delle Genti’ in via Calatafimi. Illuminati sottolinea quanto sia urgente ripristinare un servizio simile: "Ci vorrebbe qualcosa del genere ed è fattibile. Abbiamo persino proposto di utilizzare container per offrire un ricovero notturno. Molti dei senzatetto accetterebbero volentieri questa soluzione, ma il Comune di San Benedetto ha espresso perplessità, temendo il rischio di ghettizzazione. Così, il progetto non è mai partito".

L’associazione non chiede l’impossibile, ma un aiuto concreto per affrontare un’emergenza che non può più essere ignorata. Ogni inverno, infatti, il freddo della notte diventa una sfida insormontabile per chi non ha un tetto sopra la testa. Molti senzatetto, pur desiderando un riparo, si trovano costretti a vivere all’addiaccio per mancanza di soluzioni adeguate. Le storie, come quella dell’uomo accolto da don Alfredo, si ripetono, ma non sempre trovano un lieto fine.

La vicenda di Porto d’Ascoli dimostra che, accanto all’emergenza, ci sono anche persone di buona volontà pronte a fare la differenza. Tuttavia, per rispondere in modo sistematico al problema, è necessario un intervento strutturale. "Non possiamo lasciare che siano solo singoli gesti di generosità a risolvere una questione così complessa", conclude Illuminati.