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Promarche: ecco i motivi del ’no’

Gino Micozzi: "Così si ribadisce la sovranità del consiglio nelle scelte di pianificazione urbanistica"

La consigliera Luciana Barlocci è intervenuta rivolgendosi al sindaco

La consigliera Luciana Barlocci è intervenuta rivolgendosi al sindaco

Sul ‘caso’ ProMarche il consiglio comunale procede lungo la strada intrapresa a giugno. Nella seduta convocata in via d’urgenza e andata in scena nella sera del 3 settembre, è stata approvata una delibera che riepiloga le motivazioni alla base del ‘no’ alla proposta di variante avanzata l’anno scorso dalla società cooperativa. "Con questa delibera – ha riferito Gino Micozzi, che ha illustrato l’unico punto all’ordine del giorno – si ribadisce la sovranità del consiglio comunale nelle scelte di pianificazione urbanistica del suo territorio". La delibera 108, oggi oggetto di un ricorso al Tar Marche, ha di fatto bocciato l’istanza "in ragione – continua Micozzi – della ravvisata priorità di completamento del processo di adozione e approvazione del nuovo prg, già avviato e in corso". Il consigliere di maggioranza inoltre ha ricordato, fra le motivazioni, come il comune abbia già "disatteso analoghe istanze di variante puntuale". Il 15 giugno l’iniziativa venne respinta per il voto contrario di 19 consiglieri contro appena 5 favorevoli, fra cui il sindaco Antonio Spazzafumo, Umberto Pasquali, Martina De Renzis, Barbara De Ascaniis e Giselda Mancaniello. A schierarsi contro, in maggioranza, furono invece i blocchi del Centro Civico Popolare e Libera, nonché Silvia Laghi (Rivoluzione Civica): questi voti, assieme a quelli di tutta la minoranza (ad eccezione di Nicolò Bagalini, allora assente) decretarono una notevole svolta nell’attuale mandato amministrativo.

Mai, infatti, la coalizione era andata sotto su un punto tanto importante, peraltro illustrato in consiglio dall’ex assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli. Bocciatura che, pertanto, ha rappresentato una sfiducia nei suoi confronti. Ieri, invece, la delibera è stata approvata con 20 voti a favore ( i 19 di giugno più Bagalini (astenuto) il sindaco) e tre non votanti, ovvero Pasquali, De Ascaniis e Mancaniello. Adesso però la questione non riguarda solo l’iter amministrativo: la cooperativa ha presentato ricorso al Tar per l’annullamento della delibera del 15 giugno, nella quale non erano state ravvisate le motivazioni del diniego. Duro l’intervento di Barlocci, che si è dilungata sulla necessità che il consiglio venisse informato del ricorso subito dopo la notifica. La consigliera si è rivolta al sindaco: "La sua maggioranza si è sfracellata in mille pezz ed è lei il tredicesimo consigliere che la tiene in piedi".

Giuseppe Di Marco