
Il masgistrato aveva ricoperto diversi incarichi anche ad Ancona e Fermo, oltre a candidarsi alle elezioni
Grave lutto ad Ascoli per la scomparsa del giudice Alessandro Centinaro, che è stato trovato senza vita nella sua abitazione nel centro della città nella mattinata di ieri. L’uomo, che aveva 73 anni, è stato rinvenuto intorno alle 8 di ieri dai vigili del fuoco e da alcuni operatori del 118. Era stato un familiare del giudice a lanciare l’allarme poco prima e ad allertare pompieri e sanitari che sono arrivati immediatamente davanti all’abitazione del magistrato ascolano.
Nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori, purtroppo per Centinaro, non c’era però già più nulla da fare. L’uomo è rimasto molto probabilmente vittima di un gesto autolesionistico.
Con la sua morte, Ascoli perde una figura di grande spessore. Alessandro Centinaro ha ricoperto per anni importanti incarichi al tribunale di Ascoli. Iniziò nel 1992 come pretore del lavoro, succedendo al giudice Di Felice, per poi occuparsi a lungo del settore penale, finché non è stato nominato giudice della Corte d’Appello di Ancona. E’ stato quindi nominato presidente di sezione del tribunale di Fermo nei primi anni 2000.
Un incarico che ha ricoperto fin quando la sua vita è stata segnata da una tragedia terribile che lo ha profondamente segnato, la morte del figlio Giorgio, di appena 16 anni, deceduto il 19 novembre del 2011, anche lui in circostanze struggenti; ogni anno, in occasione dell’anniversario, il giudice Centinaro dedicava al figlio Giorgio amorevoli pensieri di ricordo che pubblicava sui social. Oltre alla sua carriera in magistratura, Centinaro si è distinto come scrittore di testi e poesie, amante dell’arte e curatore di mostre. Nel 2019 aveva deciso di impegnarsi anche in ambito politico, candidandosi alle elezioni amministrative di Ascoli.
P. Erc.