La violenza domestica è vera, purtroppo, reale. A fronte di tanti casi sommersi, non denunciati per pudore, paura o vergogna, tanti sono comunque quelli che finiscono nelle aule del tribunale per essere analizzati e giudicati. Le denunce sono in aumento, segno di una consapevolezza maggiore delle vittime a chiedere giustizia e di essere protette. Ma anche grazie al protocollo istituito nel 2018 dalla Procura di Ascoli che vede operare in sinergia sanitari del territorio, medici legali, l’anticrimine della Questura, i carabinieri, i posti di polizia nelle strutture sanitarie ai quali è stato chiesto di segnalare qualsiasi situazione sospetta, anche se la prognosi è inferiore ai 20 giorni. Certe situazioni possono infatti nascondere atti di violenza, come nel caso della donna ascolana incinta che in ospedale, impaurita per sé e per il nascituro, aveva raccontato di episodi accidentali, tenendo nascosto il fatto che veniva invece picchiata. Magari la maggior parte sono stupidaggini e allora pensiamo noi magistrati ad archiviarle. Ma possono essere invece ’spie’ di qualcosa di più grave.
Così venne scoperto il caso di un 29enne accusato di aver picchiato e segregato una ragazza incinta. La sventurata era più volte finita in ospedale; ha raccontato di lesioni provocate da cadute casuali, piccoli incidenti domestici. Tutti episodi che si sono chiusi con una prognosi inferiore ai 20 giorni, caso in cui la giustizia può procedere solo dietro una querela della vittima. Anche quando la 21enne si è fratturata il braccio la prognosi era sotto i 20 giorni, in quanto il referto inizialmente parlava di ’sospetta frattura’. Solo successivamente è stata conclamata la prognosi, salita a 40 giorni. Fu il lavoro di squadra a convincere la donna a raccontare la vera origine delle lesioni che non erano affatto accidentali, ma erano state procurate dalla violenza dell’uomo.
Attualmente sotto processo c’è un 39enne ascolano accusato anche di lesioni aggravate, minaccia e stalking aggravato, reati commessi contro la moglie, spesso alla presenza dei figli minorenni, in occasione dei litigi, talvolta quotidiani, e comunque frequenti, nei quali la offendeva ripetutamente con epiteti e frasi volgari e irrispettose. E’ stata la donna a sporgere denuncia nei suoi confronti, riferendo di aver subito numerosi e gravi episodi di violenza domestica. A luglio 2023 è stato emesso il provvedimento di prevenzione dell’ammonimento del Questore nei confronti di un uomo 62enne residente ad Ascoli, resosi responsabile di episodi di violenza nei confronti del genitore novantenne che chiese aiuto al numero delle emergenze 112.
Peppe Ercoli