Se n’è andato Fifo Castelli. Storico giornalista e ascolano indimenticabile

Dopo una breve malattia si è spento a 80 anni uno dei volti celebri della nostra redazione: una vita spesa tra giornali, libri e passione.

Se n’è andato Fifo Castelli. Storico giornalista e ascolano indimenticabile

Fifo Castelli alla consegna del Premio Emidius La salma di Serafino Castelli rimarrà esposta nella Casa funeraria Damiani in via dell’Aspo fino a pochi minuti prima del rito funebre che sarà poi celebrato oggi alle ore 15 nella chiesa di San Pietro Martire

Giornalismo ascolano e redazioni del Carlino in lutto per l’improvvisa scomparsa di Serafino ‘Fifo’ Castelli. Il buon Fifo se ne è andato ieri mattina all’età di 80 anni dopo una breve malattia che si è aggravata negli ultimi giorni. Redattore de Il Resto del Carlino, Serafino Castelli è stato un maestro per tanti giovani cronisti e assieme al caporedattore Gianluigi Gasparri, ai vice Giovanni Giacomini e Stefano Cesetti, agli amici e colleghi Francesco Cicconi e Francesco Mazzocchi, ha davvero scritto pagine di storia della città delle Cento Torri. Scrittore e storico ha lavorato nella redazione di via Vidacilio del Resto del Carlino, ma anche in quella di Macerata.

Grande tifoso dell’Ascoli e appassionato conoscitore di calcio è anche stato addetto stampa dell’Ascoli Calcio ai tempi del Presidentissimo Costantino Rozzi. Amante della Quintana aveva sfilato con orgoglio come capitano del Sestiere di Sant’Emidio. Profondo conoscitore della storia ascolana, ha scritto molti libri sulla città, tra cui uno sulle tipiche iscrizioni che campeggiano sopra gli architravi dei palazzi cinquecenteschi del centro storico. Ricordiamo, tra gli altri libri anche Garibaldi in Ascoli sulla visita che l’Eroe dei due mondi fece il 25 e il 26 gennaio del 1849; Il miracolo della Sacra Spina scritto nel 2016 per la parrocchia di San Pietro Martire, il dizionario del dialetto Ascolano redatto nel 1985 insieme ad Alvaro Cocci e ha collaborato con Guido Mosca nella traduzione in vernacolo dei grandi classici della letteratura.

E ancora, è stato presidente del comitato festeggiamenti per il patrono Sant’Emidio, dirigendo anche la famosa pubblicazione che viene distribuita il 26 luglio di ogni anno, in concomitanza con l’inizio dei festeggiamenti per il patrono. Nel 2023 è stato insignito del premio Emidius proprio per il suo infaticabile servizio nella riscoperta delle tradizioni locali legate al culto di Sant’Emidio. E di questo premio andava veramente fiero. L’associazione Sant’Emidio tra storia e tradizione gli aveva conferito il prestigioso riconoscimento "per la preziosa attività e per lo straordinario impegno profuso costantemente negli anni a sostegno del lavoro del comitato organizzatore della festa di Sant’Emidio, per il quale ha sempre rappresentato un punto di riferimento inestimabile e di memoria storica, il necessario raccordo tra tradizione e innovazione; e per aver reso la guida ai festeggiamenti in onore di Sant’Emidio un vero e proprio veicolo di diffusione della storia e delle tradizioni legate al nostro patrono, fondendo insieme contenuti e immagini, racconti e testimonianze, con abile selezione, acribia e studio scrupoloso". Componente del direttivo della Fondazione Don Giuseppe Fabiani si è sempre impegnato molto nel sociale e per il bene altrui. Davvero una gran brava persona è un eccellente giornalista. Lascia la moglie Bianca Maria Franchi, i figli Grazia, Irene ed Andrea, i nipoti Luigi Romolo e Luna, il genero Valerio e la sorella Anna. La salma di Serafino Castelli, rimarrà esposta nella Casa funeraria Damiani in via dell’Aspo fino a pochi minuti prima del rito funebre che sarà poi celebrato oggi alle ore 15 nella chiesa di San Pietro Martire. Alla famiglia Castelli giungano le condoglianze di tutta la redazione del Resto del Carlino. Ciao Fifo.

Valerio Rosa