
Il sindaco Sante Stangoni. con Ottavina Gandini e la figlia Morena
Una storia di resilienza e di appartenenza, quella che arriva da Acquasanta e che vede protagonista la commerciante Ottavina Gandini. Nella sua cartolibreria, aperta lungo il corso principale del paese addirittura nel 1959, quindi ben 65 anni fa, sono cresciute generazioni di bambini e ragazzi che si sono succedute per acquistare libri, quaderni, penne e colori. Una vita, la sua, dedicata a servire e dare servizi a tutta la cittadinanza acquasantana. Nonostante le innumerevoli difficoltà che hanno caratterizzato i primi anni Duemila, con il conseguente spopolamento e la diminuzione dei fatturati, Ottavina non ha mai mollato ed è rimasta sempre lì, nel suo paese, a garantire il suo servizio grazie anche a sua figlia Morena che, nel frattempo, aveva contribuito ad ampliare l’offerta al pubblico inserendo pure prodotti di alta erboristeria.
A mettere in ginocchio la commerciante, però, ci ha pensato purtroppo il terremoto del 2016. Le scosse, infatti, resero inagibili il suo storico negozio. Pertanto, Ottavina e sua figlia si trovarono a dover delocalizzare la propria attività in una struttura comunale temporanea. La ricostruzione, però, in questi ultimi anni è davvero entrata nel vivo e, a ridosso del Natale, l’esercente ha ricevuto il regalo più atteso: ha ritrovato nuovamente quel negozio che l’ha accompagnata dal 1959 ed oggi è di nuovo lì a servire i suoi compaesani.
"Ancora ricordo le tante corse fatte la sera alle 19 per andare a comprare il quadernone – racconta Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta, che personalmente si è recato nel negozio per salutare la commerciante e augurarle buon lavoro –. Ottavina si è sempre contraddistinta per la sua forza, ma anche per l’amore verso il proprio lavoro. La ringrazio pubblicamente per quello che ha dato e per ciò che darà ancora a tutta la comunità acquasantana. In bocca al lupo, allora, per questa nuova avventura".
La riapertura del negozio, in generale, rappresenta un bel segnale per tutto il paese, che si sta ormai riprendendo dallo choc delle scosse di otto anni fa. "Si tratta di un momento importante, una vittoria sul terremoto – prosegue Stangoni –. Abbiamo salvato il capoluogo di Acquasanta e oggi raccogliamo i frutti di una scelta dura, difficile ma fondamentale. Acquasanta vive grazie al suo centro e alle sue attività aperte".
Matteo Porfiri