"Ascoli, presto avremo dei nuovi Orsolini"

Il patron Pulcinelli alla presentazione del vivaio: "Ci sono giovani di valore, alcuni già in prima squadra. Servono pazienza e perseveranza"

Migration

Dopo Leali altra tegola per il Picchio: si ferma il centrocampista Gnahorè, ha riportato un infortunio la cui entità sarà valutata nelle prossime ore, ma le sensazioni non sono positive. Mano pesante invece del Giudice Sportivo in merito alla sfida giocata dall’Ascoli contro il Cittadella. Oltre alla squalifica di Fabrizio Caligara fermato per un turno dopo l’espulsione per doppia ammonizione, è arrivata anche la squalifica anche per Mister Cristian Bucchi che non è rientrato per niente in campo dopo l’intervallo. Il Giudice Sportivo, in relazione ai provvedimenti disciplinari adottati dall’arbitro Meraviglia di Pistoia ha fermatoil tecnico dell’Ascoli per una giornata "per avere, al termine del primo tempo, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dei componenti della panchina della squadra avversaria" (uguale sanzione è stata inflitta al DG veneto Marchetti). E così a Perugia toccherà al vice Mirko Savini sedersi in panchina, mentre Bucchi dovrà vedere il match dalla tribuna assieme ai tifosi. E a proposito di tifosi va sottolineata l’autentica caccia al tagliando che si è scatenata ieri. Ci sono rimasti davvero pochissimi biglietti dei 1.125 del settore ospiti dello stadio ‘Renato Curi’. Ieri, infine, alla presentazione del Settore giovanile dell’Ascoli sono intervenuti anche il patron Massimo Pulcinelli e il direttore sportivo Marco Valentini. "Sono convinto che presto avremo dei nuovi Orsolini – ha dichiarato il patron – "Abbiamo diversi di giovani che stanno trovando il loro percorso serve pazienza, perseveranza, alcuni sono arrivati in prima squadra. Ne abbiamo molti di giovani di valore, l’appello è quello di pensare di avere un figlio e farli crescere spontaneamente". "Oltre alla sinergia tra prima squadra e Primavera – ha detto Valentini – ci vuole pazienza sia noi che i ragazzi, per fare le cose giuste nel momento giusto, anche le famiglie non devono forzare le volontà dei ragazzi. Ci sono tante difficoltà, la perseveranza è importante". E poi la parola è passata ad alcuni calciatori bianconeri che hanno raccontato la loro esperienza da giovani atleti: "Il sogno di tutti noi era giocare tra i professionisti – ha dichiarato Federico Dionisi - quello che dico sempre è che tutto parte dalla base del divertimento, poi i sogni si inseguono ma viene da sé, sono stato fortunato, ho fatto un centro sportivo e costituito una scuola calcio a Rieti, mi sono ispirato all’Ascoli. Faccio un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi delle giovanili bianconere".

"Bisogna lasciare liberi i ragazzi e farli divertire – ha proseguito Peppe Bellusci – poi loro sono giovani, sicuramente molti però conoscono la mia storia dai 7 anni fino alla prima squadra, ho creduto nei sogni ho avuto dei momenti difficili dopo i Giovanissimi ero stato scartato ma non ho mollato". "La mia fortuna – ha dichiarato Marcel Buchel – è che nella piccola città in cui sono nato c’era una squadra giovanile a 16 anni sono venuto in Italia al Siena. È stato difficile sono andato via di casa a 14 anni e ormai mi sento italiano. Non è mai facile crescere in fretta, mi dicevano che ero troppo piccolo per giocare a calcio, però sono contento di dove sono arrivato, bisogna ascoltare solo se stessi". Chiusura con l’ivoriano Cedric Gondo: "Da giovane ho partecipato a ‘Giovani Speranze’, un programma tv, a parte questo da quando sono in Italia mi sono ambientato benissimo. Nel mio paese non so che percorso avrei fatto".

Valerio Rosa