Samb, si avvicina l’incontro Fedeli-Serafino

Potrebbe esserci addirittura oggi il faccia a faccia tra i due che darebbe un’accelerata alla trattativa. Intanto si parla di playoff ridotti

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Sono giorni cruciali per la cessione della Samb. Oggi Fedeli e Serafino dovrebbero incontrarsi e gli ultimi dettagli stanno per essere definiti: subito dopo ci sarà la cessione delle quote e il nero su bianco da un notaio. Inutile dire, quindi, che il silenzio di entrambe le parti si sia infittito. Tutto, comunque, sarà deciso a breve, magari anche prima del consiglio federale dell’otto giugno. Diversamente, però, il consiglio aiuterà a chiarire un paio di questioni (ieri, dal comitato di presidenza sono uscite parecchie novità da discutere proprio lunedì) e la trattativa si chiuderebbe attorno al 10. Insomma, è questione di giorni o, nella più rosea delle aspettative, di ore. Certamente, Domenico Serafino vorrebbe chiudere prima possibile, sia perché ha già dimostrato la volontà di acquistare la Samb con un esborso ragguardevole, sia perché ha intenzione di programmare per tempo la prossima stagione. In questo senso, il suo entourage si starebbe muovendo su parecchi fronti, il primo dei quali sarebbe rappresentato dal terreno d’allenamento (tra le zone visionate c’è anche quella di Stella di Monsampolo). In più sembra l’abbiano informato anche sulle condizioni del Riviera delle Palme, il cui manto erboso, al momento sano, ha dimostrato di entrare in crisi con le prime gare e, soprattutto, le prime piogge. Il terreno di gioco, infatti, non è stato più rifatto dalla sua creazione a metà degli anni Ottanta e già Andrea Fedeli faceva notare come un carotaggio avesse mostrato strati argillosi da cui effluiva marciume. Primo obiettivo, quindi, quello di ridare un quartier generale alla Samb. Subito dopo, Serafino sta vagliando anche le varie figure da inserire nel futuro organigramma societario, dal tecnico in su.

Pasculli resta il primo nome, quello più gettonato, magari affiancato da Roberto Beni. Piace anche l’altro Campione del Mondo Alberto Gilardino, affascinato da San Benedetto. Comunque, tutto è ancora in fase di valutazione e ad oggi molto dipenderà dal consiglio federale dell’otto giugno, tanto più che ieri il Comitato di Presidenza Figc ha cambiato ancora le carte in tavola. Dopo l’istituzione del Fondo Salva Calcio si è parlato di playoff e playout.

L’ipotesi, ora, è quella di disputare meno gare playoff per terminare prima la stagione. Di conseguenza la federazione sta pensando di far disputare la post season con partite secche e non con la formula dell’andata e ritorno. In caso di parità, quindi, sarebbe eliminata la squadra con la peggior classifica. Novità ci sarebbero anche per quanto riguarda i playout: la volontà, infatti, sarebbe quella di evitare retrocessioni dirette. Di conseguenza sarebbero salvate direttamente le quintultime mentre le altre si giocherebbero la permanenza. Si tratta di un’ipotesi pensata per venire incontro alle squadre di bassa classifica, ultimamente sul piede di guerra tanto da richiedere un’assemblea dei club di C, richiesta respinta visto che non ci sarebbero stati i tempi tecnici (tra l’altro, dieci club minacciano la sfiducia nei confronti di Ghirelli). Di più: sembrerebbe crescere il partito di chi vuole giocare i playoff senza vedere le promozioni dirette di Reggina, Monza e Vicenza. Insomma, l’8 giugno voleranno gli stracci.

Pierluigi Capriotti